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Sconto di pena per il boss mafioso Antonio Battista

Esclusa l’accusa di premeditazione

Da quanto stabilito dalla Corte d’Assise di Bari, il capo mafioso di Cosola di Bari non aveva premeditato l’agguato in cui morì Giuseppe Mizzi (38enne) ferito a morte nel 2011 a pochi passi dalla sua abitazione nel rione di Carbonara di Bari.

Perciò la pena è stata ridotta a 20 anni di reclusione ed è stata eliminata la condanna di ergastolo.

Le ipotesi suggerite dal pm della Dda Federico Perrone Capano, il quale ha chiesto che sia applicato anche il processo di secondo grado, Antonio Battista ordinò ai suoi di rispondere ad un agguato contro il clan rivale Strisciuglio, uccidendo un uomo, “il primo che trovate”.

Quella sera, Mizzi fu scambiato per errore per uno spacciatore e venne ucciso da Emanuele Fiorentino e da Edoardo Bove.

Emanuele Fiorentino è stato accusato a 20 anni di reclusione mentre Edoardo Bove a 13 anni e 4 mesi.

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