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Schalke 04- il periodo buio che sta sotterrando la società

Trentanove punti. Di cui solo nove conquistati nel girone di ritorno. Dopo un avvio promettente lo Schalke 04 è arrivato dodicesimo in Bundesliga, non vincendo nessuna delle ultime sedici partite. I problemi che la dirigenza dei Knappen deve risolvere ora sono soprattutto fuori dal campo.

Conti in “rosso” – Il primo grosso nodo per il club di Gelsenkirchen è il bilancio. Nel 2019 lo Schalke 04 aveva 197 milioni di euro di debiti e gli ultimi mesi non hanno migliorato la situazione. Lo stop forzato per l’epidemia di Covid-19 e la ripresa a porte chiuse hanno causato ai Knappen, come a tutti gli altri club di Bundesliga, perdite economiche consistenti (solo per le partite a porte chiuse si parla di due milioni di euro a match), che hanno inciso sulle finanze già precarie dei biancoblù. Tanto che era stata addirittura ventilata l’avvio di un “Insolvenzverfahren”, di una procedura di fallimento – come successo al Kaiserslautern – scongiurata temporaneamente anche dal versamento delle quote dei diritti TV.

Difficoltà societarie – I conti non sono l’unico problema del club di Gelsenkirchen. Difficili sono stati i rapporti interni alla società. Nel pieno dell’emergenza Coronavirus Peter Peters, il responsabile finanziario ha annunciato il suo addio al club dopo 27 anni. Un’uscita di scena, seguita a quella del capo della comunicazione Thomas Spiegel, che è arrivata dopo la polemica riguardo ai rimborsi dei biglietti dei tifosi, ma che secondo alcuni media locali sarebbero la conseguenza della situazione economica precaria dei Knappen e soprattutto dei contrasti tra Peters e l’ormai ex presidente Clemens Tönnies. Sì, perché l’uomo che per 19 anni ha presieduto l’Aufsichtsrat, il consiglio di sorveglianza, dello Schalke, si è dimesso il 30 giugno, venendo sostituito da Jens Buchta.

 

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