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Sarno, arrestato 16enne per incendio

Necessari anni per riparare danno ambientale

I Carabinieri di Nocera Inferiore hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale minori di Salerno, a carico di un giovane di 16 anni di Sarno. Il minore, già conosciuto dalle forze dell’ordine, si trovava al momento dell’esecuzione della misura, collocato in comunità, perché recentemente arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’ordinanza  cautelare è stata emessa all’esito di una intensa attività investigativa svolta inizialmente dai carabinieri di Sarno e poi sviluppata dai miliari di Nocera Inferiore, sotto la direzione della Procura per i minorenni salernitana. In particolare, durante le indagini, sono state raccolte, in un primo momento, le preziose testimonianze delle persone presenti o abitanti nei luoghi posti nella prossimità dell’area in cui si era sviluppato il vasto incendio. Tali dichiarazioni sono state poi riscontrate dagli esiti dei successivi accertamenti e dall’acquisizione di video riprese che hanno consentito di identificare con certezza un gruppo di cinque ragazzi dei quali cinque minorenni, che in orario compatibile con quello, nel quale si era sviluppato l’incendio, si erano recati nell’area interessata dalla fiamme.

Successivamente, sono state raccolte le dichiarazioni testimoniali dei giovani e con le garanzie di legge quelle dell’attuale arrestato, il quale, sostanzialmente, ha ammesso i fatti. In seguito, a conferma del testimoniato acquisito, sono stati sequestrati i telefoni cellulari usati dai giovani. Dalla lettura coordinata della messaggistica presente su tali telefoni, risulta confermato, con estrema chiarezza, che il fatto delittuoso era riconducibile all’arrestato di oggi. È stato possibile ricostruire che il giovane arrestato avesse volontariamente e ripetutamente appiccato il fuoco a delle sterpaglie con un accendino, continuando a farlo finché il fuoco non si è sviluppato in modo tragicamente incontrollabile. Le indagini hanno pure evidenziato come il giovane arrestato avesse l’abitudine di ”scherzare con il fuoco” anche in presenza degli amici, incurante delle possibili conseguenze delle sue gesta. La vastità dell’incendio causato dalla condotta dell’indagato è stato documentato attraverso i sopralluoghi svolti dai Forestali e del 7° nucleo elicotteri dei carabinieri.

Gli esperti dei Carabinieri della Forestale hanno stimato che per ripristinare lo stato dei luoghi e per provvedere al rimboschimento delle aree colpite sarà necessario un periodo superiore a 20  anni.

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