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Salute:in Fvg più ter. intensive rispetto quelle previste da Ministero

Trieste, 30 mag – La dotazione di 175 posti letto di terapia
intensiva nelle strutture ospedaliere della regione, individuata
con una delibera di Giunta approvata ad agosto del 2020, è
superiore a quella derivante dall’applicazione dei parametri
nazionali fissati dal ministero della Salute. Nella fase di picco
della pandemia la dotazione è stata ampiamente superata mettendo
a disposizione oltre 200 postazioni.

Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute rispondendo
ad una specifica interrogazione nel corso della seduta della III
Commissione consiliare svoltasi oggi a Trieste.

In particolare l’esponente dell’Esecutivo ha posto in evidenza
come l’applicazione dei parametri nazionali avrebbero previsto in
Friuli Venezia Giulia un numero di posti letto di terapia
intensiva pari a 170 nel 2019 e 168 nel 2020, comunque inferiori
a quelli attivati dalla Regione. Ne deriva quindi – è stato
spiegato nel corso dei lavori – che 175 è il punto di riferimento
per la dotazione “strutturale” a cui deve adeguarsi il sistema
sanitario a seguito dell’emergenza Covid e delle indicazioni
nazionali per la sua gestione, valori che prescindono dalla
classificazione dei posti letto con i codici ministeriali
esistenti pre pandemia. Nel medesimo piano sono riportati, per
ogni Azienda sanitaria e ogni presidio ospedaliero, i posti letto
strutturali di terapia intensiva che non necessitano di ulteriori
interventi e sono esplicitamente indicati i nuovi posti letto da
realizzare.

L’ assessore regionale ha poi posto in evidenza che durante le
fasi più acute del picco pandemico la Regione è stata in grado,
sulla base della riorganizzazione in itinere, di superare il
limite previsto mettendo a disposizione oltre 200 posti letto per
la gestione delle situazioni intensive. La Commissione di audit
ministeriale ha rilevato che ai malati è stata assicurata
adeguata assistenza medica e infermieristica.

Per quanto attiene poi alla codifica dei posti letto intensivi e
subintensivi, la diversa classificazione intervenuta con
circolare del Ministero nel mese di novembre 2020 ha comportato
una diversa forma di dettaglio dei flussi per la distinzione, a
livello centrale, delle diverse tipologie di reparti. La Regione
ha posto in evidenza come questa codifica supplementare e
diversa, con le inevitabili difficoltà di implementazione, non ha
inciso sulla operatività clinica di risposta alla popolazione, ma
solo sulla congruenza tra i diversi flussi ministeriali già
presenti.

Il vicegovernatore ha spiegato inoltre anche che gli 8 posti
letto presenti a Palmanova sono strutturalmente destinati alla
terapia intensiva e come questi, insieme a quelli semi intensivi
come previsto da una delibera del 2014, dovessero essere
organizzati in un’area comune di degenza (area di emergenza) e
gestiti dai medici di Pronto Soccorso e medicina d’urgenza,
anestesia e rianimazione e cardiologia sulla base delle
problematiche cliniche dei pazienti. Per quanto concerne invece
l’ospedale di Gorizia, da aprile 2021 sono stati attivati 7 posti
letto di terapia semi intensiva e confermata la codifica degli 8
posti letto di terapia intensiva Covid.

Infine l’esponente dell’Esecutivo ha ricordato che è programmata
una revisione e codifica del Piano complessivo dei posti letto,
che riguarderà anche quelli semi intensivi e intensivi del
sistema sanitario regionale e che necessariamente coinvolgerà
anche quelli del Presidio ospedaliero di Palmanova che sono stati
oggetto delle osservazioni ministeriali.
ARC/AL/pph

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