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Salute delle donne: sempre più frequenti i tumori ovarici e uterini

I tumori ginecologici, che riguardano quindi l’apparato genitale femminile e in particolare l’utero e le ovaie, continuano a colpire le donne con una frequenza rilevante.

Soprattutto il cancro alle ovaie, che spesso per lungo tempo non comporta alcun sintomo significativo, si rivela in gran parte dei casi quando ormai ha raggiunto uno stadio molto avanzato, che non offre molte possibilità di cura.

Per le donne sopra i 50 anni, anche il tumore dell’endometrio costituisce una forma cancerogena molto frequente.

Per quanto il progresso della medicina renda possibile una diagnosi precisa e molto precoce, sono comunque molte le donne a subire danni rilevanti dovuti ai tumori ginecologici, con una riduzione sia della qualità che dell’aspettativa di vita.

Ricerca e sviluppo di nuove strategie per combattere il cancro

La ricerca scientifica, dunque, continua a studiare per proporre ulteriori strategie di prevenzione, nuove tecniche di diagnosi e modalità terapeutiche innovative. È il caso, per esempio, di Pink Union, il progetto dedicato interamente alla salute delle donne avviato da Fondazione Humanitas per la Ricerca (Scopri di più sul progetto Pink Union di Fondazione Humanitas per la Ricerca).

L’obiettivo della ricerca è quello di sviluppare nuove strategie che sfruttino le doti naturali del sistema immunitario.

Oltre alle tecniche tradizionali, dalla chirurgia, alla chemioterapia e alla radioterapia, l’intento è quello di, fin dove possibile, interagire con il sistema immunitario naturale, al fine di potenziarlo e di indirizzarlo verso l’obiettivo desiderato.

Lo studio del DNA dei tumori e delle relative caratteristiche genetiche permette spesso di prevederne l’evoluzione e lo sviluppo e di intervenire adeguatamente. Oggi si può dire che la maggior parte dei pazienti oncologici possono contare su ottime prospettive di guarigione o comunque di una maggiore sopravvivenza e qualità della vita.

Se in passato chi era affetto da un tumore aveva a disposizione solo la chemioterapia, le cure ormonali e, dove possibile, la radioterapia, oggi gli interventi di questo tipo si sono notevolmente ridotti proprio in merito alle terapie biologiche, ai farmaci a bersaglio molecolare e all’immunoterapia.

 

L’immunoterapia come metodo efficace per combattere i tumori ginecologici

L’immunoterapia cellulare permette oggi di trattare con più ampi margini di successo numerosi tumori che, in un passato abbastanza recente, erano considerati incurabili e letali.

Lo studio delle cellule del sistema immunitario fisiologico ha confermato il loro ruolo importante nel controllo delle eventuali formazioni di neoplasie: in pratica, il sistema immunitario individua le probabili trasformazioni di cellule normali in tessuto neoplastico e interviene per impedire questo processo.

Ovviamente, in alcune situazioni particolari, il tumore potrebbe inibire il meccanismo di controllo del sistema immunitario, e svilupparsi comunque. L’immunoterapia svolge la funzione di ripristino di questo sistema, riconosce le cellule tumorali e le distrugge prima che si sviluppino ulteriormente.

L’interazione tra il sistema immunitario e i tumori dell’apparato genitale femminile sono tuttora poco noti: a tale riguardo, il progetto Pink Union ha intrapreso un percorso che prevede lo studio della funzione del sistema immunitario nello sviluppo di questo tipo di tumori direttamente sui pazienti stessi.

Comprendere il funzionamento del sistema immunitario è utile anche per capire quali possano essere le condizioni che portano allo sviluppo dei tumori delle ovaie e dell’utero. In questo modo, potrebbe essere possibile non solo individuare strategie terapeutiche in grado di contrastare lo sviluppo dei tumori ma, nel caso di pazienti già colpite, controllarne gli sviluppi e offrire loro una qualità della vita sicuramente migliore.

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