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S.O.S. in casa Genoa- prestito di 7 milioni e rinuncia dello stipendio di marzo da parte dei giocatori

Accordo sul taglio degli stipendi e un prestito garantito dallo Stato. Sono queste  le due novità in casa Genoa che fanno seguito al pareggio maturato sul campo dell’Udinese nella giornata di ieri.

I giocatori rossoblù hanno deciso di rinunciare alla mensilità di marzo per venire incontro alle esigenze del club. L’intesa è stata raggiunta dopo i colloqui di settimana scorsa, con le prime firme di Schone e Ankersen. Tra coloro che hanno guidato l’accordo anche Criscito, Perin, Biraschi, Sturaro, Pandev e Behrami.

Il tutto è stato poi formalizzato nei giorni scorsi a Villa Rostan, quando si sono definiti anche rinnovi dei contratti in scadenza, ad esempio quelli di Pandev e Marchetti fino al 2021, e proroghe dei prestiti fino al 31 agosto, quelli di Perin e Romero.

Il Genoa si è mosso inoltre per trovare nuove soluzioni in grado di frenare la crisi post Covid. In questo senso, il club ha ottenuto da due banche un finanziamento complessivo da 7 milioni, con rilascio da parte di Sace, la società per azioni di Cassa Depositi e Prestiti, delle garanzie previste dal Decreto Liquidità.

Un finanziamento concesso dopo che lo Stato ha verificato la solidità del club, la sostenibilità dell’operazione e il business plan presentato. Si tratta di un primo prestito, da restituire in 5 anni, senza escludere la possibilità di chiederne altri entro il 31 dicembre 2020.

«Ci siamo mossi con tempestività, presentando tutta la documentazione necessaria. E’ un riconoscimento importante», dice il direttore generale Flavio Ricciardella a proposito di questa operazione.

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