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Russia: cacciati 150 diplomatici, 60 sono americani

Sviluppi del caso Skripal: sono stati cacciati dall Russia 150 diplomatici. 60 sono americani.

Questa è stata la risposta di Mosca all’espulsione a catena di 27 dei suoi diplomatici. Sono stati allontanati 60 diplomatici americani perché è lo stesso numero di quelli allontanati dalla sede dell’Onu a New York (12) e dall’ambasciata russa a Washington (48).

La notizia è stata riferita durante un conferenza stampa dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov.

“In questi minuti l’ambasciatore Usa John Huntsman è stato invitato al nostro Ministero, dove il mio vice Sergej Riabkov gli sta esponendo il contenuto delle misure di risposta nei riguardi degli Usa. Esse includono l’espulsione dei diplomatici e la decisione di revocare l’assenso per il funzionamento del consolato generale Usa di San Pietroburgo”.

In altre parole, l’ambasciata Russa a Washington verrà chiusa.

Tuttavia, non si può certo dire che si tratti di una reazione inattesa. Tutto è partito dall’avvelenamento dell’ex spia del Kgb e di sua figlia a Londra.

Il governo inglese ha attribuito ogni responsabilità della vicenda alla Russia. Per questo motivo, ha provveduto ad espellere i funzionari del Cremlino dalla Gran Bretagna.

Il governo russo ha fermamente negato ogni coinvolgimento nel caso Skripal. L’obiettivo, come ribadito dal ministro Lavrov, è fare chiarezza sulla vicenda quanto prima.

Inoltre, durante la conferenza stampa, Lavrov ha spiegqato che il popolo sta avendo una reazione verso: “azioni assolutamente inaccettabili che vengono prese nei suoi confronti, sotto la pesante pressione degli Stati Uniti e del Regno Unito, con il pretesto del cosiddetto caso Skripal”.

Inoltre, la figlia di Skripal si starebbe riprendendo. Per questo motivo, il Cremlino vorrebbe incontrarla.

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