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Rovereto, sui muri compare la scritta “Salvini muori”

Ieri sui muri di Rovereto è comparsa una scritta rossa indirizzata al Ministro dell’Interno: “Salvini muori”. Ma lui sui social: le “minacce non ci spaventano”.

In questi giorni il vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini si trova in Val Rendena, a Pinzolo. Proprio lì ieri sera ha registrato uno dei suoi soliti video sui social, molto ripreso dalla stampa nelle ore successive, soprattutto per i suoi commenti al caso della nave Diciotti. Tra i tanti, Salvini nel video si rivolge anche alla magistratura che ha avviato un’inchiesta “contro ignoti” per via dei migranti che, per volere del Ministro dell’Interno, non sono autorizzati a sbarcare dalla Diciotti. Secondo il vicepremier non c’è bisogno di rivolgere una denuncia a ignoti, perché è lui, Matteo Salvini, il responsabile. “Denunciatemi”, dice.

Una delle risposte, tra le tantissime, è arrivata anche dalla stessa regione in cui quel video è stato girato, il Trentino. Sui muri di Rovereto, provincia di Trento, sono comparse delle scritte rosse, a caratteri maiuscoli: “Salvini muori”. È successo nella giornata di ieri, ma la reazione del ministro è stata pubblicata oggi, sui vari profili social: “Anche a Rovereto i vigliacchi cercano, inutilmente, di intimidirmi. Chi va a dire a questi fenomeni che le loro minacce non ci spaventano?”. Solidarietà al Ministro arriva dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Esprimo tutta la mia solidarietà umana e istituzionale al ministro Matteo Salvini. Violenza e minacce vanno bandite dalla democrazia e non vanno mai sottovalutate”, ha detto Zaia. “Spero si riesca a individuare e punire come meritano i colpevoli di questo ultimo gesto, come di quelli recentissimi di Treviso e Bergamo, accaduti in una continuità temporale che testimonia di un brutto clima antidemocratico, da combattere con la forza delle idee e della libertà”.

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