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Romania: crisi di governo, nuovo incarico al generale Ciuca

 

 

In Romania il presidente Klaus Iohannis ha conferito oggi per la seconda volta in poche settimane l’incarico di formare il nuovo governo al generale in pensione ed ex ministro della Difesa Nicolae Ciuca, che a inizio novembre aveva rimesso il primo mandato ricevuto per l’impossibilità di formare una maggioranza parlamentare.

Questa volta, tuttavia, sembra che ci sarà la fumata bianca visto che liberali (Pnl, il partito di Ciuca), socialdemocratici (Psd) e Udmr (il partito della minoranza ungherese) hanno raggiunto preventivamente un accordo sulla formazione del nuovo esecutivo.

Tale intesa prevede una alternanza alla guida del governo fino alle elezioni legislative di fine 2024. Ciuca resterà premier fino alla metà del 2023, quando passerà il testimone al leader del Psd Marcel Ciolacu, che resterà in carica anch’egli per un anno e mezzo.
Sembra pertanto avviarsi alla conclusione l’ennesima crisi politica nel Paese balcanico, cominciata in pratica a metà dell’estate, ma ufficializzatasi all’inizio di settembre con la sfiducia all’ex premier Florin Citu, e che ha visto il presidente Iohannis affidare invano per tre volte l’incarico di formare un nuovo esecutivo. Il nuovo governo, dopo mesi di vuoto politico, dovrà subito affrontare gravi emergenze, a cominciare dalla profonda crisi sanitaria legata al riacutizzarsi della pandemia, unitamente alla perdurante crisi economica e a quella energetica.

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