Sono state abbattute 50 baracche che costituivano il Casilino 900. Adesso però ci sono nuovi piani per le abitazioni.
Si è compiuta quindi l’operazione di bonifica del parco archeologico di Centocelle, che ha portato all’abbattimento di 50 baracche e allo sgombero di altrettante famiglie.
Adesso le persone che vivevano nel parco hanno paura. Dove andranno? Fatima ad esempio è scappata tre anni fa dell’insediamento autorizzato in via Salviati. “I miei figli vanno a scuola nel quartiere. Meglio qui che al campo, lì c’è troppa delinquenza”.
Dopo la bonifica, 27 persone sono state fermate e portate in questura per accertamenti. Sono state trovate anche molte persone che erano state cacciate dal Camping River e a Centocelle avevano costruito delle nuove baracche.
Rimane una domanda per il Comune: cosa farà il Comune con queste persone? “Valuteremo caso per caso dando precedenza alle fragilità. Gli operatori della sala operativa sociale erano sul posto affinché quest’operazione fosse svolta nelle regole e a tutela degli individui stessi”.
Rimane anche un altro problema. La situazione di illegalità potrebbe ricrearsi nonstante lo sgombero. Alessandro Capriccioli, capogruppo di +Europa Radicali al Consiglio Regionale del Lazio, fa notare che: “La ‘bonifica’ all’ex Casilino 900 è l’ennesima conferma del fatto che le politiche dell’amministrazione capitolina sui campi rom sono in perfetta continuità col passato e per questo del tutto fallimentarisiamo ripartiti col “gioco dell’oca’ che purtroppo conosciamo da decenni, in cui si sgomberano i campi senza offrire soluzioni alternative adeguate, costringendo i loro abitanti a trasferirsi in nuovi insediamenti, formali o informali, per poi sgomberarli di nuovo, e così via all’infinito”.