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Roma: rivolta delle botticelle

Le botticelle si ribellano al nuovo regolamento imposto da Roma Capitale.

I vetturini delle botticelle hanno chiesto di modificare il regolamento. Vorrebbero infatti che le carrozze potessero giare anche fuori dai parchi.

“Dobbiamo restare nel centro storico”, questa è la loro richiesta, in sostanza. L’idea del Cambidoglio però è diametralmente opposta.

La giunta capitolina vorrebbe togliere le carrozze dalle strade e relegarle a Villa Borghese, Villa Pamphilj, nella tenuta di Castel di Guido e al parco degli Acquedotti.

“Chiediamo alla sindaca  di rivedere le misure contenute nel nuovo regolamento, le botticelle devono rimanere nel centro storico perché siamo un servizio pubblico non di linea. Il blocco del servizio tra le 13 e le 17 previsto dal 1 giugno al 15 settembre ci obbliga a stare fermi con qualsiasi temperatura. È un controsenso: i veterinari stabiliscono che fino ai 35 gradi i cavalli possono circolare”.

Queste sono le parole di Angelo Sed, il presidente della nuova associazione vetturini romani.

I problemi dei vetturini però, non sono rappresentati solo dalla giunta pentastellata. Ci sono infatti anche gli animalisti. Sed ha dichiarato che:  “Le associazioni animaliste sostengono che i cavalli devono evitare le salite, ma secondo voi come ci arriviamo a Castel di Guido o sulla sommità di Villa Borghese e Villa Pamphilj: così facendo questo lavoro muore”.

Giovanni Cervalieri, ventturino da 48 anni ha commentato anche lui.  “Con tutti i problemi irrisolti in città, tra la spazzatura e l’invasione dei bus turistici, possibile che la questione dirimente siano 48 carrozzelle”.

Adesso non resta che aspettare.

 

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