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Roma: presidio di Casapound contro i migranti

I militanti di Casapound hanno fatto un presidio fisso in via di Salone per contrastare l’apertura di un centro migranti.

Ma Casapound non è sola. Oltre a lei, si sono opposti all’apertura del nuovo centro di accoglienza per migranti anche la Lega e Fratelli d’Italia.

Andrea Liburdi, dirigente romano della Lega, ha dichiarato che “contro il business dell’immigrazione” chiederà a chi di dovere di intervenire: “Dal municipio, al comune, al Parlamento perché è necessario capire se tutto è a norma di legge”.

Il progetto di accoglienza è partito a gennaio 2018. Adesso parla il coordinatore del progetto, che preferisce rimanere anonimo: “Non possiamo più rientrare a casa. Vivo lì con un regolare contratto d’affitto insieme ad altre persone ma non ce la sentiamo di tornare”.

Casapound però non la pensa allo stesso modo. Secondo i suoi militanti, infatti, lo stabile è disabitato. “Non vogliamo mettere paura a nessuno, se un italiano vuole rientrare a casa sua non ci opporremo”.

Franco Pirina, fondatore del Centro azioni operative di Ponte di Nona, nel VI municipio, ha dichiarato che intende prendere provvedimenti legali contro ciò che sta succedendo. “Denuncerò il prefetto che ha avallato questa situazione all’insaputa del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.”

Non solo, si è detto disposto ad incatenarsi al cancello della villetta pur di non far entrare i migranti.

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