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Roma- Petrarchi: “pronto ad un mercato creativo, inoltre,i giocatori in prestito da noi si trovano molto bene”

Gianluca Petrachi, direttore sportivo della Roma, è stato intervistato da SkySport, durante lo spazio dedicato al calciomercato, ed ha parlato anche di come si evolverà la sessione estiva. Queste le sue parole:

Ostacolo prestiti

I miei calciatori in prestito da noi si trovano molto bene, sono anche tra i titolari tranne qualche eccezione come Kalinic. Dobbiamo capire come evolverà il tutto, poi di conseguenza cercheremo di capire. Certamente mi sento fiducioso sul fatto che i miei ragazzi vogliono terminare con noi la stagione e non rientrare dal fine prestito.

Futuro Roma

Posso dirti che loro sono stati due prestiti vincenti poi purtroppo Miki è stato out per problemi fisici. Anche Smalling si trova bene a Roma con la moglie e la famiglia. La Roma farà di tutto per tenerli sopratutto per la loro volontà che è quella di rimanere. Ci riusciremo o no lo vedremo più avanti.

La missione della Roma è sempre stata quella di un player trading abbastanza feroce. Cambierà questo col COVID?

Il mercato che verrà purtroppo è difficile da stabilire, i prezzi sicuramente caleranno. Non ci saranno più i parametri di prima. Va rivisto tutto il piano del mercato. La Roma ha sempre lavorato vendendo e comprando giocatori, siamo sempre stati molto attivi su questo punto di vista. La Roma qualora dovesse vendere qualcosa dovrà essere brava a investire bene quanto incassato. Il trading deve essere fatto bene, cercare di reinvestire bene i denari che entrano. Questo è l’argomento più importante per un direttore sportivo.

Possiamo dire che Zaniolo e Pellegrini non faranno parte del trading?

Pellegrini innanzitutto ha una clausola rescissoria ma è un ragazzo molto legato alla Roma. Quindi su Pellegrini ho dubbi che possa lasciare qualora arrivasse un’offerta anche perché lui ha visto quanto la Roma sia cambiata nell’ultimo anno. Zaniolo personalmente rappresenta un giocatore che emoziona anche i tifosi, faremo di tutto per tenerlo e la linea è quella. Poi il calciomercato ti mette davanti a tante difficoltà e tante situazioni difficili. Però la volontà è quella di tenerli.

Avete tanti esuberi. Un buon ds deve essere bravo con quelli. La crisi economica peggiorerà il tuo lavoro?

Sicuramente si. Comunque tutti aspettano e nessuno fa una prima mossa anche se il giocatore ha fatto bene. Per esempio per Schick il Lipsia ha un diritto di riscatto da giugno ma naturalmente ancora tergiversa per capire cosa fare. Loro fanno la loro strada. Provano a chiedere uno sconto. Sinceramente non siamo qui a elemosinare però. Schick è un giocatore che mi hanno già chiesto e ha mercato. Ci sta che il Lipsia prenda ancora del tempo. Ci sono anche degli esempi di giocatori come Gonalons che se si salva la squadra viene riscattato. Abbiamo anche Defrel con obbligo di riscatto qualora il Sassuolo si salvasse. Per quanto riguarda Florenzi, come diceva il suo agente Alessandro Lucci, ci sono squadre molto interessate e potremo valutare anche la cessione. Zappacosta è stato molto sfortunato perché praticamente a Roma non lo ha visto nessuno. Io come il mister ci siamo presi del tempo per valutarlo questi due mesi dove troverà il suo spazio. Se dimostrerà quanto vale valuteremo come si evolverà la situazione.

Si sta parlando anche di una cessione societaria…Immaginiamo che ci debbano essere anche vincoli più stringenti…

Il nostro ad Fienga è il mio punto di riferimento. Ad oggi né io né la squadra abbiamo accusato questa situazione visto che non ci è mai mancato nulla. Le vicende societarie entrano in scena quando si devono fare delle valutazioni su quello che sarà il futuro della Roma. Questa situazione ha portato a rilento un po’ tutto. Oggi come dicevo prima è inutile parlare di avere a disposizione xy prima di capire bene le situazioni.

Oggi non stai pensando ad aumentare la rosa senza cedere qualcuno?

E’ naturale che il mio lavoro mi porta a valutare anche di prendere giocatori a parametro 0 e giocatori di grande spessore. Questo però è stato un campionato monco che non ha dato risposte eccessive. Per esempio a gennaio parlai di Kalinic che stava in gran forma, infatti poco dopo ha iniziato a segnare e fare delle prestazioni. Se il giocatore farà 7-8 gol in questi due mesi è evidente che le valutazioni su Kalinic variano… Poi a prescindere se arriva il possibile colpo non ci faremo cogliere impreparati.

Nella prima conferenza hai detto che la Roma deve essere un punto di approdo e non di passaggio…E’ ancora così?

Sono arrivati dei giocatori giovani. Ho cercato di svecchiare la squadra. Mi piacerebbe costruire una Roma ancora più forte. C’è un gruppo importante. C’è Dzeko che oggi è il nostro capitano, il nostro punto di riferimento. Parlandoci capisci quanto è stato fatto e quanto è contento per la scelta che ha fatto in estate, quella di restare. Io credo che abbiamo fatto un grande lavoro di squadra e tecnico e a me piacerebbe continuarlo.

Ti sei sentito in discussione?

Dispiace sempre  quando strumentalmente escono fuori certe notizie… Io sono una persona scomoda in questo ambiente calcio. Non regalo niente a nessuno dal punto di vista mediatico. Non è facile vivere  un ambiente come Roma sotto questo punto di vista. Magari se non ti prendi un caffè con qualche giornalista o non rispondi al telefono è inevitabile che vieni attaccato perché qualcuno è stato abituato male. Oggi se un ds non scende a compromessi viene bacchettato. Io vado avanti per la mia strada. Poi se avrò fatto il mio tempo me lo diranno Pallotta o Fienga. Al momento sento la fiducia della società. Come sapete Roma ne ha spappolate tante di persone, allenatori e ds e la Roma non ha vinto molto anche per questi problemi. Questi problemi non sono legati alla tifoseria, che è passionale ed è un valore aggiunto. Io vado avanti per la mia strada. A Torino ogni anno si diceva che si cambiava ds e poi me ne sono andato via io dopo 9 anni. Vedremo cosa succederà. Io sono pronto alla sfida.

La Roma è una squadra giovane. Molti vengono dal settore giovanile. Per la formazione dei ragazzi state pensando a una seconda squadra?

Non è che non sono d’accordo sulla seconda squadra, ma credo che serva relativamente. Noi siamo cresciuti facendoci le ossa tra la Serie C e la B. Io credo che i ragazzi debbano prendere qualche ceffone in qualche campo competitivo per farsi le ossa.

Ci saranno formule particolari nel nuovo mercato?

Ci saranno tante operazioni di scambio. Io credo che le abilità di uno che si trovi nel mio ruolo sia quello di trovare i giusti scambi. Chi sbaglierà meno in questo tipo di mercato potrà fare molto nella prossima stagione.

A proposito di scambi, si sta muovendo qualcosina con la Juventus…

Fabio (Paratici, ndr) non lo sento dal mercato di gennaio. Non abbiamo parlato né di Mandragora né di Rugani. Non entreranno mai nel progetto tecnico della Roma, anche queste sono voci infondate.

Come sarà il nuovo mercato?

Per me sarà un mercato creativo.

 

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