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Roma- omicidio sul Tevere, morto 37enne Romeno

 

Una lite per futili motivi tra clochard. Calci, pugni e morsi di un cane. Così è morto un 37enne romeno, trovato agonizzante sulla banchina del Tevere dove ha poi perso la vita per le ferite riportate. Poco distante il suo probabile aggressore, fermato in flagranza di reato dalla polizia mentre provava ad allontanarsi da Ponte Sisto dove si era appena consumato l’omicidio.  Un volto noto, quello immortalato nella zona da chi si è trovato a transitare dalle 18:00 nell’area del Centro Storico. L’arrestato è infatti Massimo Galioto. Il Tribunale di Roma, nel giugno 2019, lo ha assolto “per non avere commesso il fatto” dall’accusa di omicidio volontario per la morte del 19enne studente americano, Beau Solomon, annegato nel Tevere nel 2016 e il cui corpo fu ritrovato il 4 luglio dello stesso anno.

L’ACCADUTO

L’omicidio si è consumato per futili motivi lungo la pista ciclabile di Ponte Sisto. Vittima un clochard romeno, E.P.S., 37 anni. Sono le 18:00 quando dei passanti notano sulla banchina un uomo in fin di vita, abiti stracciati, macchie di sangue, e vicino a lui una seconda persona, Galioto, che si allontana frettolosamente dalla banchina del fiume assieme al suo cane, un labrador. Arrivano i soccorritori, i medici del 118 provano a rianimare il 37enne, ma non possono nulla se non dichiararne il decesso prima ancora di poterlo portare in ospedale. Arriva la polizia, a cui erano arrivate diverse segnalazioni di una “persona che stava passeggiando con un cane labrador”. Prima ancora di poter arrivare nella vicina Trastevere i poliziotti fermaNo Massimo Galioto.  Poco distante la vittima, in terra con ferite al volto ed alle mani causate secondo i primi risconti del medico legale da calci e pugni, con ferite agli arti inflitte secondo i primi accertamenti dai morsi del labrador. Arrestato in flagranza di reato, Massimo Galioto è stato quindi associato nel vicino carcere di Regina Coeli.

 

 

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