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Roma: buca coperta dopo grave incidente

Il giorno dopo l’incidente in cui un centauro ha perso la vita, la buca era già ricoperta.

Era il 2016 e lo squarcio sull’asfalto ha spezzato la vita di un centauro che passava sulla via Salaria. Peccato che il giorno dopo la buca fosse magicamente sparita.

Lunga 90 centimetri, larga 60 e profonda 3. Un gesto molto strano quello dell’amministrazione. Certo, è motlo importante sistemar ele strade per evitare che incidenti dle genere non accadano più. Ma perché iniziare i lavori il giorno dopo un incidente così grave? Non era forse necessario che la buca ci fosse, in modo da poter ricostruire la dinamica dell’incidente?

Il gup Tamara De Amicis ha accusato i due dirigenti del Simu, il dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, per omessa manutenzione della strada.

Se non ci fosse stata quella buca, il centuaro non sarebbe morto su quel tratto di Salaria. Il pm Marco Cascini ha dichiarato che: “La colpa dei rei è dimostrata anche dal fatto che, subito dopo l’incidente, provvedevano al riempimento e corretto livellamento della buca.”

Adesso gli imputati sono Marco Domizi, dirigente dell’ufficio per la manutenzione stradale e Guido Carrafa, responsabile della manutenzione del terzo lotto. I due andranno a processo.

Il difensore di Domizi ha fatto sapere che: “Non c’è l’assoluta certezza che la causa del sinistro sia dovuta alla buca  abbiamo fatto indagini e prima del sinistro la vittima aveva partecipato a una cena. Le cause possono essere dipese da eventi indipendenti dall’asfalto”.

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