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Roma- Bar e ristoranti con perdite di 50 milioni nel periodo di Pasqua

Una perdita secca di 50 milioni di euro. È questo, per la Fipe Confcommercio, il costo per bar e ristoranti dei giorni di chiusura per Pasqua e Pasquetta. Un conto preciso «perché», come spiega il presidente Sergio Paolantoni, «siamo andati a rivedere gli incassi dell’ultima Pasqua che abbiamo potuto lavorare, quella del 2019, ed erano esattamente questa cifra». Una perdita secca alla quale si vanno ad aggiungere gli altri 200 milioni, che secondo i loro calcoli saranno quelli di aprile con i locali chiusi in zona rossa o arancione.

«In questi primi tre mesi – aggiunge Sergio Paolantoni – abbiamo già perduto circa 600 milioni. Sono una perdita irrecuperabile, un bar o ristorante su cinque non riaprirà più. Ci saranno conseguenze gravi su tutto l’indotto, ed i nostri dipendenti dovranno continuare con la cassa integrazione». Di fronte a queste cifre, il presidente della Fipe Confcommercio ritiene che la categoria deve essere forte ed unita nel proporre al Governo soluzioni di apertura alternative, magari condizionate a nuove misure di sicurezza. «Per questo ricordiamo alle Istituzioni – conclude – che la Fipe in Italia rappresenta 150mila pubblici esercizi e quindi, avendo ben chiare le problematiche della categoria, riteniamo di dover essere ascoltati: perché ci sono movimenti che incitano all’apertura contro le norme di legge e contribuiscono a creare confusione e malessere».

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