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Roma- Ama si prepara ad offrire 400 nuovi posti di lavoro entro febbraio

Al massimo entro febbraio 400 nuovi lavoratori andranno a rinforzare la squadra di Ama. Il nuovo piano assunzionale, quello atteso e discusso per mesi con le parti sociali, finalmente, sarà realtà. Il socio unico, Roma Capitale, ha dato il suo via libera informale. Con un po’ di ritardo rispetto al 30 giugno fissato inizialmente come termine, il piano verrà votato in giunta entro questa settimana. Dopodiché Ama farà partire il bando per la selezione dei dipendenti. Ecco i dettagli.

Il piano

In organico entreranno 325 operatori ecologici, addetti alla raccolta, 40 meccanici, 15 del reparto “servizi cimiteriali”, fino a un totale di 405 nuove unità, fondamentali per andare a rinforzare le risorse disponibili oggi, troppo spesso insufficienti a coprire in modo efficiente ed efficace i servizi ai cittadini. Del resto tra il 2015 e il 2019 sono uscite sulla base del normale turn over 766 persone e, come più volte ha spiegato l’azienda, non è stato possibile rimpiazzarli. A vietarlo è il regolamento interno di Roma Capitale, che fissa un limite di assunzioni in un determinato periodo, superato dall’informata di nuovo personale (in gran parte amministrativi a lavoro negli uffici) voluta nel quinquennio dell’allora sindaco Gianni Alemanno.

Il contratto 

Perché siano operative le nuove risorse ci vorranno fra i 3 e i 6 mesi, tempi fisiologici legati alla pubblicazione del bando e alla selezione. Nel mentre Ama attingerà da terzi. Con un contratto ponte si appoggerà ad alcuni prestatori (ditte scelte tramite un affidamento diretto da finanziare con il piano finanziario tariffa in approvazione, è la promessa, entro il 31 luglio) e coprirà la finestra temporale necessaria ad avere attive le nuove leve. Questo perché a oggi non riesce a garantire tutte le prestazioni. Il problema maggiore si registra per la raccolta delle cosiddette utenze non domestiche (und, in gergo tecnico), ovvero negozi, bar e ristoranti, uffici pubblici, ospedali, scuole. Affidato il servizio ad aziende esterne un anno e mezzo fa, è rimasto scoperto da aprile su 4 dei 16 lotti di gara, tornati in capo ad Ama. La coperta però è corta e farsi trovare pronti per la riapertura delle scuole è la priorità. Da qui l’esigenza, aspettando l’ingresso dei nuovi assunti, di coprire il periodo che va da settembre a febbraio.

La situazione per i lavoratori Multiservizi 

In parallelo, ancora per quanto riguarda il servizio di raccolta delle utenze non domestiche, è stata trovata una parziale soluzione per i lavoratori – da settimane in protesta a fianco dei sindacati di categoria – che erano impiegati nei quattro lotti rimasti scoperti con l’uscita di Roma Multiservizi, controllata di Ama. Sempre circa 80 lavoratori su 200 verranno o riassorbiti in Multiservizi nel contratto di global service (pulizia, mense, bidellaggio e cura del verde nelle scuole) o rientreranno nella lista di dipendenti pubblici che gli enti locali possono assumere a tempo indeterminato (secondo la riforma dell’ex ministro Marianna Madia i cui effetti sono stati prorogati al 31 dicembre 2021 con l’ultimo decreto Milleproroghe). Anche da questa lista che sarà la Regione Lazio a mettere a punto, Ama attingerà con il bando di selezione per le 400 assunzioni. Poi ancora, da un minimo di 25 a un massimo di 110 verranno assorbito dalle ditte esterne che firmeranno il contratto ponte da settembre. Una risposta alle tante proteste andate in scena nelle ultime settimane, con i lavoratori Multiservizi delle und su tutte le furie affiancati dai sindacati di categoria, impegnati in un braccio di ferro con Ama che ora potrebbe vedere la fine.

 
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