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Riva del Garda, lavoratori pakistani segregati e sfruttati in un ristorante cinese

12 lavoratori dovevano restituire quasi tutto lo stipendio. Arrestati titolare e socio

 

La guardia di Finanza di Trento ha arrestato socio e titolare di un ristorante cinese a Riva del Garda. I due uomini, entrambe di nazionalità cinese, sono accusati di aver segregato e sfruttato 12 lavoratori pakistani. I dipendenti dormivano in alloggi fatiscenti e in condizioni degradanti, alimentati con uova, farina e pochissimo pollo. Oltretutto i 12 erano pagati regolarmente sulla carta, ma in realtà dovevano restituire gran parte dello stipendio ai loro aguzzini.

Gli arrestati avrebbero sfruttato il bisogno dei pakistani di avere un contratto regolare per avere il permesso di soggiorno, anche con minacce e ritorsioni. La paga variava dai 5 ai 7 euro al giorno, senza ferie o giorni liberi. I 12 dipendenti dovevano anche versare 100 euro di affitto, sottratti dal già abbastanza scarno stipendio.

Un testimone, licenziato mesi fa dal ristorante in questione per essersi rifiutato di restituire il denaro, racconta che per ogni giornata di malattia doveva restituire 27 euro agli aguzzini e di aver avuto le piaghe ai piedi per i turni massacranti. I due cinesi, per mandarlo via, avevano consegnato una lettera di dimissioni falsa con la firma dell’uomo e lo avevano cacciato dall’alloggio lager su due piedi.

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