Scientifica impegnata nel negozio di via Monte San Michele

MESTRE – A distanza di una settimana dalla grande retata di martedì scorso, la polizia scientifica è tornata nel negozio di via Monte San Michele. E’ questa la “base logistica” della macchina dello spaccio organizzata da Ken, il nigeriano che dalla Francia governa i pusher di strada a Mestre. Non è stato tralasciato nulla. Accurati i rilievi e la perquisizione che hanno portato gli agenti a sequestrare diversa documentazione, oltre che alcuni alimenti. Fondamentale il ritrovamento del registro sul quale il titolare del negozio registrava la contabilità della banda. Ciò potrebbe garantire agli investigatori della squadra mobile di effettuare un salto di qualità all’indagine coordinata dalla Dda.

Il negozio di via Monte San Michele, costituiva un luogo sicuro per custodire i proventi dello spaccio, in attesa di essere redistribuiti o reinvestiti. Gran parte di questo denaro veniva trasportato in aereo, all’interno di grossi borsoni. Destinazione la Nigeria. Al vaglio anche alcuni flaconi di medicinali. Trovati pure alcuni contanti.

La retata del 10 luglio è stata solo un tassello dell’operazione denominata “San Michele”. Contemporanea a questa sono scattati controlli di polizia amministrativa in quasi tutti gli esercizi del quartiere Piave. I risultati sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina. Sempre in mattinata si è tenuto un tavolo tecnico interforze in questura per mettere a punto un sistema di controlli a raggiera che ha il fine di intervenire proprio ora che la realtà dello spaccio sta cercando nuovi equilibri. Il piano sarà esposto al nuovo prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, che si insedierà lunedì.

Oltre alle forze dell’ordine, sono impegnati negli accertamenti anche gli ispettori del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian), dell’Ulss 3 Serenissima e i vigili del fuoco. Il fine è quello di allargare nel medio-lungo gli effetti benefici dell’indagine anche al resto della città.