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Ricerca e pratica, “laboratorio congiunto” tra Niguarda e Politecnico

L’ospedale Niguarda e Fondazione Politecnico di Milano insieme per colmare il gap tra la ricerca scientifica e la pratica medica.

Talvolta esiste una “lontananza” tra chi fa ricerca e chi opera in prima linea. È una lontananza fisica e, a volte, anche una lontananza di prospettive e di obiettivi. Questo può portare ad una sorta di “gap spazio-temporale” tra la ricerca scientifica stessa e il possibile trasferimento nella pratica clinica di innovazioni tecnologiche che potrebbero avere un impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti. Sviluppare nuovi approcci assistenziali, modalità organizzative e percorsi è – e deve essere – parte essenziale della cura stessa, perché, soprattutto in alcuni settori, i risultati passano obbligatoriamente dal continuo rinnovamento.

Proprio da questa consapevolezza nasce il protocollo di intesa siglato ieri tra ospedale Niguarda e Fondazione Politecnico di Milano, con l’obiettivo di dare vita ad un “laboratorio congiunto” per l’innovazione in sanità.

In particolare, l’accordo ha come focus lo sviluppo di nuove soluzioni nella gestione dei pazienti (ricoverati o ambulatoriali) che integrino versanti di innovazione tecnologica (strumenti, dispositivi, soluzioni informatiche) e di innovazione organizzativo-gestionale. In base alle necessità emergenti dai clinici dell’ospedale, insieme alla Fondazione Politecnico di Milano verranno definiti dei protocolli scientifici per la sperimentazione delle soluzioni informatiche e/o dispositivi tecnologici prodotti da laboratori del Politecnico (o da startup attive nell’ecosistema Politecnico).

Alla Fondazione Politecnico di Milano si affianca in questo senso il Dipartimento di Design con il suo Laboratorio di Ricerca TeDH, Tecnologie e Design per la Salute e il benessere della Persona che coniuga le competenze delle discipline politecniche (Ingegneria, Design e Architettura) in un unico team di ricerca e sviluppo di nuova soluzioni di prodotto, sistemi, ambienti e servizi per l’Healthcare. Tra i primi progetti in cantiere c’è quello connesso all’impatto dell’attività fisica dei pazienti ricoverati. L’obiettivo è monitorare, con dispositivi tecnologici smart, il reale livello di attività svolta quotidianamente dai pazienti e valutare quanto, e come, influenzi la durata del ricovero stesso. Con questi dati si potranno definire e mettere in pratica soluzioni tecnologiche che possano migliorare l’intensità e la qualità dell’attività fisica svolta, sulla base delle caratteristiche dei singoli pazienti.

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