Un residente lancia bottiglie contro una gang che stava commettendo l’”ennesima rapina” e un “violento pestaggio”. La denuncia arriva da un post su Facebook.
Fabrizio Caliendo, imprenditore e fondatore del Kestè pubblica oggi 17 marzo alle 15:43 un post sul suo profilo Facebook, denunciando una violenza urbana. Una gang (“e sono stanco di chiamarla baby gang”) stava, a detta di Caliendo, commettendo “l’ennesima rapina e un violento pestaggio” in vicoletto II San Giovanni Maggiore, a Napoli. Un residente esasperato, si è affacciato alla finestra e ha iniziato a lanciare delle tegole dal tetto della Basilica di San Giovanni Maggiore contro i disturbatori. Questi hanno risposto lanciandogli contro bottiglie di vetro. Alcuni passanti, vittime ignare e innocenti del lancio di tegole, hanno a loro volta reagito lanciando altre bottiglie.
Si è così scatenata una “guerriglia” urbana che è durata alcuni minuti. La vicenda è solo un esempio dei disagi che spesso i residenti del vicolo devono subire. Oltre a olezzi maleodoranti dovuti al fatto che molti usano la via come orinatoio, i residenti assistono quotidianamente a scene di spaccio e disordini. Le “gang hanno preso possesso del vicolo e chiunque passa viene infastidito, rapinato, picchiato…e i residenti sono le vittime privilegiate di tutta questa violenza”, racconta Caliendo nel post su Facebook, che si conclude con un grido d’aiuto: “Come risolvere questa situazione che sta per esplodere in una escalation di violenza e problemi?! Nel 2012 abbiano lanciato lo stesso appello sino a quando non si é arrivati alle sparatorie e alla conseguente desertificazione dell’area. Come ci potete aiutare?! È un grido di allarme importante. Ci aiutate?”