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Reddito di cittadinanza, più sussidi a Napoli che in tutta la Lombardia

 

Solo da Napoli sono arrivate, per il reddito di cittadinanza, più domande che da tutta la Lombardia. Non solo: una richiesta su tre proviene da due regioni, Campania e Sicilia. Sono i due dati più significativi che emergono dal primo censimento sulle oltre 800 mila istanze complessive per conquistare il nuovo sussidio. Si tratterà di vedere, però, quante saranno quelle accolte dall’Inps. E c’è chi spiega riservatamente che il 6 per cento non è elaborabile e chi stima che almeno il 20-25 per cento possa essere respinto: in sostanza due o più ogni dieci.

I numeri ufficiali, però, finiscono per confermare e rafforzare quelle che erano le previsioni iniziali sulla distribuzione del beneficio destinato alle famiglie in condizioni di disagio. E, forse non a caso, Matteo Salvini torna a manifestare scetticismo e riserve per una misura che non ha mai digerito e che non è mai andata giù al suo elettorato di riferimento del Nord. “Il reddito – insiste il leader leghista – è una scommessa, vedremo se aiuterà davvero a trovare lavoro o se incentiverà invece a restare lì in attesa di qualcosa: saranno i fatti a dirlo”.

E, d’altra parte, anche se il Ministro Luigi Di Maio assicura che “nel giro di un mese e mezzo possiamo fare la selezione dei navigator e quindi i navigator possono diventare operativi”, da più fonti si sostiene che prima dell’autunno i nuovi operatori non entreranno in scena: non è stata individuata, per ora, la società che dovrà fare il reclutamento.

Più veloci, invece, i tempi per l’erogazione del primo assegno: entro il 15 aprile dovrebbero arrivare le prime risposte dell’Inps sulle domande presentate mentre tra fine aprile e inizio maggio dovrebbero partire i primi pagamenti attraverso la Rdc card che potrà essere ritirata negli uffici postali.

Ma torniamo ai numeri. Sono puntualmente 806.878 le domande di reddito di cittadinanza arrivate all’Inps che le ha caricate sulla propria piattaforma. Il 54 per cento di donne, il 46 di uomini. Le richieste provengono principalmente da Campania (137.206) e Sicilia (128.809): insieme raggiungono il 32% del totale.

Fa scalpore, però, anche di più che le istanze presentate a Napoli sono state oltre 78mila, più di quelle attivate dall’intera Lombardia (71.310), superata, per di più, non solo dalla Campania, ma anche dalla Sicilia, dal Lazio e dalla Puglia. Al nono e decimo posto si collocano Toscana e Emilia-Romagna con circa 35 e 32 mila domande. Mentre in ultima posizione è la Valle d’Aosta. A livello di province, dopo Napoli, ci sono Roma con 50.840 domande e Palermo (37mila) mentre la provincia dalla quale sono partite meno domande è Bolzano (356).

La maggior parte dei richiedenti è nella fascia di età centrale, tra 45 e 67 anni con 494.213 domande (poco più del 61%), seguiti da coloro che hanno un’età compresa tra i 25 e i 40 anni (poco meno del 23%).

Sono invece molto poche (poco più di 24mila) le domande presentate da giovani con meno di 25 anni che comunque secondo la legge fino a 26 anni sono considerati nella famiglia di origine anche se non conviventi se sono a loro carico (se a esempio studiano in un’altra città), a meno che non siano sposati o con figli. Le persone con più di 67 anni che hanno fatto domanda di reddito/pensione di cittadinanza sono 105.699.

Rispetto al canale scelto per presentare le domande, più del 72% ha scelto di utilizzare i centri di assistenza fiscale che garantivano anche una consulenza sulla domanda (584.233 cittadini), mentre il 28%, pari (222.645 cittadini) ha scelto di presentare il modulo negli uffici delle Poste Italiane.

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