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Recuperata area del Parco delle Cave occupata illegalmente

Da circa vent’anni viveva lì abusivamente una famiglia e si erano insediati diverse attività degradanti, tra cui smaltimento illecito di rifiuti.

Ripristinare la legalità dei terreni e riconsegnarli all’agricoltura, connettendoli al Parco delle Cave, come previsto nel Piano di Governo del Territorio. Con questi obiettivi si sono conclusi negli scorsi giorni i lavori di sgombero degli occupanti e degli animali presenti nell’area di circa mille metri quadrati, in parte di proprietà comunale e in parte privata, adiacente l’antico alveo del Fontanile ancora presente a nord di via Quarti.

Da circa vent’anni l’area era occupata senza titolo da una famiglia italiana, composta da padre e due figli, e adibita in buona parte a stalla per animali (cavalli, pony, asini e capre); nella parte privata, inoltre, si erano insediate negli anni attività improprie degradanti, come lo smaltimento irregolare di rifiuti, su cui erano intervenuti anche i Vigili del Fuoco. 

Grazie all’azione portata avanti dal Comando Decentrato 7 della Polizia locale, il giorno dell’intervento d’ufficio l’area è stata rinvenuta già sgombera dagli occupanti e dalla maggior parte dei manufatti, che la famiglia stessa ha provveduto a smontare, mentre gli animali sono stati affidati ad altre persone.

L’intervento di riqualificazione dell’area, per un valore di circa 30mila euro, è stato avviato dagli uffici dell’Urbanistica a gennaio e ha visto la demolizione dei baraccamenti ancora presenti e lo smaltimento dei materiali di scarto presso i centri autorizzati. L’area è ora finalmente parte integrante del Parco delle Cave ed è stata seminata a prato dagli agricoltori già operativi negli appezzamenti limitrofi.

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