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Rapina e violenze in famiglia, condannato 44enne

Sei anni e otto mesi di reclusione. Questa la condanna inflitta dal Tribunale di Latina ad un 44enne arrestato nel marzo scorso dalla squadra mobile e accusato di rapina, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

Gli investigatori avevano bloccato il pregiudicato a Roma. Si erano messi sulle sue tracce dopo una richiesta d’aiuto giunta al 113.

Il gestore di una casa famiglia, che ospitava la moglie e i figli dell’imputato, allontanatisi da casa a causa dei comportamenti violenti dell’uomo, aveva segnalato di aver saputo che il 44enne, dopo aver fatto gravi minacce, era alla ricerca del luogo in cui si era rifugiata la moglie.

La Mobile aveva poi accusato l’uomo anche della rapina ai danni di un corriere Brt. Uscito dal carcere nel novembre 2018, dopo aver scontato una condanna per rapina e violenza sessuale nei confronti di una prostituta, lasciata nuda in mezzo alla strada nel 2009 a Rio Martino, il 44enne era stato rintracciato a casa di un altro pregiudicato, con cui aveva trascorso un periodo di detenzione nel carcere di Frosinone.

Il Tribunale ha alla fine assolto l’uomo dall’accusa di violenza sessuale e lo ha condannato per la rapina e per uno schiaffo che avrebbe dato alla moglie. Una condanna più mite rispetto agli otto anni di reclusione chiesti dal pubblico ministero. Tra novanta giorni i giudici depositeranno le motivazioni della sentenza.

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