I tre indagati sono giovani studenti universitari
FROSINONE – La procura di Frosinone ha indagato tre studenti universitari di Ceprano, in provincia di Frosinone, con l’accusa di aver messo a segno raid razzisti contro immigrati ospitati nei centri di accoglienza della zona.
Secondo quanto emerge dalle indagini, i tre denunciati, due di 22 e uno di 23 anni, incensurati e appartenenti a famiglie agiate del paese, avrebbero aggredito senza motivo migranti ospitati nei centri di accoglienza a Roccasecca e Ceprano. Proprio da due episodi di danneggiamento avvenuti nel frusinate è scattata l’inchiesta Digos e della Squadra Mobile di Frosinone.
Le ipotesi di reato sono propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, minacce, stalking, lesioni personali, percosse, danneggiamenti
Nel corso di una perquisizione domiciliare, ai tre ragazzi (due studenti universitari e un laureato attivi in associazioni studentesche) sono stati sequestrati a scopo preventivo telefoni cellulari, tablet e computer, anche per verificare la presenza di eventuali filmati delle presunte violenze, oltre a mazze da baseball, proiettili e armi legalmente detenuti. Sono stati inoltre rinvenuti opuscoli di “Blocco studentesco”, organizzazione dell’ultradestra attiva nelle scuole e nelle università,
L’attività investigativa è ancora in corso: sembrerebbero almeno sette gli episodi di aggressione a sfondo razziale perpetrati tra Varese, Milano e Benevento e appunto Ceprano e Roccasecca.