La Raggi che i nasoni verranno riaperti entro metà luglio. Peccato che ormai è arrivato ferragosto.

Più di 4mila romani avevano firmato una petizione per riaprire i nasoni, le tipiche fontane zampillanti che sono presenti in tutta Roma.

La Raggi, visto le numerose richieste, aveva provato a tamponare la situazione. A Marzo aveva dichiarato che entro maggio saranno aperte le prime 800 e proseguiremo con l’apertura di 250 fontanelle a settimana. Entro la prima settimana di luglio ne riapriremo 2.150.”

Peccato che nella lettera inviata al portavoce dei Verdi i numeir fossero decisamente ridotti.
“A seguito degli elementi informativi acquisiti dai competenti uffici dell’amministrazione capitolina si evidenzia che nonostante il perdurare della crisi idrica, il piano di riapertura delle fontanelle di Roma è stato definitivamente eseguito”.

Le cifre però cambiano.

“Tale attività inizialmente ha prodotto la riapertura di 199 fontanelle e a far data dal 15 maggio 2018, è stata compiuta ed implementata l’apertura di ulteriori 72 fontanalle. I suddetti interventi si sono conclusi nel corso del mese di luglio”.

Gugliemo Calcerone, promotore della petizione “Stappiamo i nasoni” ha dichiaraot che: “I numeri citati dalla Sindaca – 271 fontanelle date per riaperte, a fronte di oltre 2000 chiusure ad agosto 2017, sembrerebbero dimostrare che c’è ancora molto da fare. I numeri mi lasciano perplesso e quindi chiederò sicuramente un chiarimento”.

Il punto fondamentale, ha spiegato calcerone, è: “Una gestione efficiente delle nostre risorse idriche, in tempi di cambiamento climatico e siccità, è  quindi necessaria non solo per la tutela del nostro ecosistema, ma anche per preservare la nostra città dal rischio idrogeologico. Per questo continueremo a restare vigili sull’azione di questa ed altre amministrazioni.”