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Quella volta in cui Gomez fu ad un passo dall’Atletico e dall’Inter

Dopo aver indossato la maglia del Catania, Gomez si trasferì al Metalist dove visse anni difficili sia per una condizione climatica estrema sia per la guerra che imperversava. Sulle pagine del Pais, l’argentino racconta alcuni retroscena di quella trattativa che lo portò in Ucraina.

INTER E ATLETICO – «Nel 2013 avevo trascorso tre anni piuttosto buoni a Catania, avevo 25-26 anni ed ero ancora giovane. Mi cercarono l’Inter e l’Atletico del ‘Cholo’ Simeone che però non avevano la potenza finanziaria di adesso e non potevano permettersi di pagare i 10 milioni richiesti dal Catania: ci fu un’offerta di sei, poi l’Atletico prese Villa per quattro milioni. Ora va di moda non presentarsi al ritiro estivo, combattere con il presidente o dire qualcosa contro il club per forzare la cessione. A Catania però non avrei mai potuto farlo, anche se sentivo che il mio ciclo lì si era concluso».

METALIST – «Poi ci fu un’offerta del Metalist che giocava in Champions e combatteva per il titolo ucraino con lo Shakhtar Donetsk, in rosa c’erano molti argentini e mi dissi: ‘Bene, se non posso andare all’Atletico o restare in Italia, almeno vado a giocare una competizione europea e a guadagnare più soldi’. Non ho mai detto ‘se non mi vendi non mi alleno o resto deluso finché non vado all’Inter’, non l’ho mai fatto prima e non l’ho fatto ora all’Atalanta dove ho ricevuto molte offerte. Al Metalist passai un anno terribile, mi servì solo dal punto di vista economico: la guerra iniziò a dicembre e io me ne andai a settembre. Fui costretto a ricominciare da capo all’Atalanta che allora non era il club che è oggi»

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