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Processo Gambacurta: assenti sia il Comune che le vittime

Né il Comune né le vittime erano presenti al processo contro il clan Gambacurta.

Alla prima udienza per il processo del clan Gambacurta non erano presenti né le vittime né il Comune. Quando la presidente della IV sezione ha fatto l’appello non ha risposto nessuno. Nessuno delle otto parti lese era lì.

8 parti lese e 69 imputati che per anni hanno controllato i quartieri di Montespaccato e Primavalle con violenza e soprusi, intimidazioni e pestaggi.

Il procuratore capo della dda Prestipino, quando annunciò gli arresti in conferenza, disse: “Non esiste intercettazione nell’ambito della criminalità organizzata romana nel quale non viene indicato il nome di Franco Gambacurta “.

Gambacurta è ancora in carcere per associazione per delinquere finalizzata a una serie di delitti aggravati dalle modalità mafiose (art. 7), in particolare usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche ed imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico transnazionale di stupefacenti.

L’avvocato Carmine Laurenzano dell’associazione antiracket e antiusura Codici, presente ieri come parte civile al processo, ha condiviso i suoi pensieri.

“Sono allarmato da questa situazione di assenteismo delle vittime in aula. Questo dimostra la piena sfiducia nelle istituzioni e il fallimento dei meccanismi repressivi dello Stato. Ma anche di quelli preventivi. Le vittime di usura non denunciano più: se nel 2007 a noi si rivolgevano 250 persone l’anno, ora sono 20”.

La prossima udienza è fissata per il 10 ottobre.

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