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Presidi: “Appena si può i professori facciano la terza dose”

 

“I dati dei contagi nelle scuole sono in aumento, il virus sta riprendendo a diffondersi.

Facciamo appello agli insegnanti che ancora non si sono vaccinati, che sono pochissimi, affinché si vaccinino e a tutti i docenti affinché si vaccinino, appena sarà possibile, con la terza dose. Chiediamo anche che i ragazzi più grandi continuino a dare il buon esempio vaccinandosi, come hanno fatto finora”.

A dirlo all’ANSA è Mario Rusconi, presidente dei presidi di Roma. “La percentuale di studenti vaccinati è insperata: dimostra che la scuola ha influito positivamente, a volte i ragazzi hanno convito i genitori e i parenti anziani a vaccinarsi anche grazie al fatto che i prof di scienze e biologia hanno diffuso i concetti basilari della vaccinazione. Nella scuola i bambini l’accettazione del vaccino è ampia, la scuola ha il più basso numero di no vax”, dice ancora Rusconi.

“Siamo convinti che una volta intrapresa la strada vaccinale non la si può interrompere, abbiamo da subito chiesto al ministro Bianchi di dare una priorità al mondo della scuola sulla terza dose. Tuttavia siamo altrettanto convinti che andrebbero intraprese anche altre strategie di attacco”. A dirlo all’ANSA è il segretario della Uil Scuola Pino Turi.

“Il tracciamento – denuncia – che è stato abbandonato, va ripreso, anche perché una parte lo stanno facendo e a spese loro tutti quelli che stanno facendo i tamponi per ottenere il green pass. Questa pandemia di sta rivelando piena di ostacoli e difficoltà che forse meritano strategie diversificate da affiancare alla vaccinazione”.

La Campania accelera sulla terza dose. Secondo il cronoprogramma è previsto il nuovo richiamo anche per chi fa lavori più esposti, come insegnanti e forze dell’ordine, alla scadenza dei sei mesi dalla precedente vaccinazione. Dopo aver somministrato la terza vaccinazione agli ospiti delle Rsa, agli anziani e ai soggetti fragili ora i riflettori sono sul personale sanitario, poi sul personale scolastico e forze dell’ordine.

“Siamo pronti con la terza dose da somministrare ai docenti e al personale della scuola”, dice all’ANSA l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. “La nostra linea – spiega l’assessore – è dopo 180 giorni terza dose per tutti”.

I presidi: attendiamo impazienti il protocollo quarantene – Sul protocollo che riguarda le quarantene, il mondo della scuola aspetta che Cts e ministero della Salute “diano indicazioni precise. Aspettiamo con impazienza le linee guida che devono essere precise e lasciare pochi spazi alle interpretazioni; devono essere prescrittive altrimenti le Asl si comportano in modi difformi. Probabilmente si sta attendendo di capire come evolve la situazione per avere indicazioni più precise e capire come orientare queste linee”. A dirlo all’ANSA è Mario Rusconi, presidente dei presidi di Anp. Il dirigente scolastico parla anche di paradossi che avvengono quotidianamente e che rendono difficile la vita a chi lavora nelle scuole. “Dai 12 anni in su – spiega Rusconi – quando i ragazzi vanno a mostre, musei, cinema, teatri ma anche partecipano in azienda alle ore per la formazione scuola-lavoro, la scuola non può chiedere, per motivi di privacy, se hanno il Green pass: quindi da una parte organizziamo uscite di studio o per l’alternanza, dove per l’ingresso nelle aziende viene chiesto Green pass, dall’altra per la riservatezza le scuole non possono chiedere la documentazione relativa a dati sanitari. A quel punto ci si affida all’intelligenza delle persone ed al buonsenso: aspettiamo una circolare per evitare queste contraddizioni, ne abbiamo necessità”.

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