Giovanni Toti: «Questo codice ha un po’ patria anche in Liguria»
GENOVA – Oggi nel capoluogo ligure, presso Palazzo Ducale, è stato presentato il nuovo codice della Protezione Civile. A elencare e spiegare le novità normative il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli: «Il nuovo codice mette a sistema e ottimizza tutta una serie di passaggi normativi che negli ultimi 20 anni avevano rappresentato interventi spot. Dal punto di vista pratico ci sono tutta una serie di novità: la separazione tra quella che è la responsabilità della funzione politica e quella tecnica, maggiore operatività per la gestione delle emergenze e l’ampliamento delle attività di previsione e prevenzione che rimangono precipue del sistema».
Borelli si è congratulato inoltre con la Regione Liguria perché «ha fatto tesoro delle esperienze anche negative avute in passato e quindi è all’avanguardia nel sistema di Protezione civile».
Lancia però una stoccata ai partiti e alla recenti proposte elettorali: «Il tema della Protezione civile è rimasto fuori dalla campagna elettorale ma deve restare, comunque, al centro dell’attività e degli obiettivi del futuro governo. A livello europeo la Protezione Civile sta prendendo sempre più piede anche per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi strutturali. C’è in atto un procedimento di revisione che pone al centro la pianificazione e la valutazione del rischio anche ai fini dell’assegnazione dei fondi comunitari».
Esprime soddisfazione anche il governatore Giovanni Toti che ricorda come in questi tre anni di amministrazione «si è parlato tanto di Protezione civile non in campagna elettorale ma con i fatti. Ne abbiamo parlato facendo della Liguria un modello nazionale, cambiando profondamente l’allertamento, le previsioni del tempo, la sala operativa, la collaborazione con i Vigili del fuoco». «Credo che questo codice di protezione civile abbia anche un po’ patria in Liguria- conclude il governatore- dove un grande lavoro è stato fatto anche perché in passato abbiamo sofferto tanto».