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Premi Nobel 2019, quelli assegnati e quelli da assegnare

Siamo nel bel mezzo della settimana in cui si assegnano i premi Nobel. Appena svelati i nomi per il Nobel per la Chimica, ma peer Pace, Letteratura ed Economia sono aperte le scommesse.

Già assegnati Medicina, Fisica e Chimica. Ancora da svelare i nominativi che si aggiudicheranno Letteratura, Pace ed Economia. Ma già lunedì della prossima settimana ogni casella avrà il suo nome, in attesa della cerimonia di premiazione in programma per martedì 10 dicembre 2019. Ecco chi ha già vinto il Nobel e chi sono i favoriti per le categorie mancanti.

Nobel per la Medicina

William J. Kaelin, Gregg L. Semenza e Sir Peter J. Ratcliffe hanno ricevuto il premio Nobel per la Medicina 2019 per “le loro scoperte su come le cellule sentono e si adattano alla disponibilità di ossigeno”.

“Le scoperte fondamentali dei Premi Nobel di quest’anno hanno rivelato il meccanismo di uno dei processi adattativi più essenziali della vita. Hanno stabilito le basi per la nostra comprensione di come i livelli di ossigeno influenzano il metabolismo cellulare e la funzione fisiologica”, spiega la giuria. “Le loro scoperte hanno anche spianato la strada a nuove promettenti strategie per combattere l’anemia, il cancro e molte altre malattie”.

“Gli animali hanno bisogno di ossigeno per la conversione del cibo in energia utile. La fondamentale importanza dell’ossigeno è stata compresa per secoli, ma come le cellule si adattano ai cambiamenti di livelli di ossigeno sono sconosciuti da tempo. William G. Kaelin Jr., Sir Peter J. Ratcliffe e Gregg L. Semenza hanno scoperto come le cellule possono percepire e adattarsi al cambiamento della disponibilità di ossigeno. Hanno identificato questo meccanismo molecolare che regola l’attività dei geni in risposta a diversi livelli di ossigeno”.

Nobel per la Fisica

Il Premio Nobel per la Fisica 2019 è stato assegnato “per i contributi alla nostra comprensione dell’evoluzione dell’universo e del posto della Terra nel cosmo” con metà a James Peebles “per scoperte teoriche in cosmologia fisica”, l’altra metà divisa tra Michel Mayor e Didier Queloz “per la scoperta di un esopianeta in orbita attorno a una stella di tipo solare”.

Gli studi di Peebles hanno mostrato un universo di cui conosciamo solo il 5% cento: stelle, pianeti, alberi e gli uomini. Il restante 95% è un mistero avvolto in nubi di materia oscura ed energia oscura. Le scoperte di Peebles costituiscono la grande sfida della fisica moderna.

Il viaggio di Mayor e Queloz verso il Nobel è cominciato nel 1995, quando furono proprio loro a scoprire il primo pianeta al di fuori del nostro sistema solare ma all’interno della nostra Galassia, la Via Lattea. Si tratta del pianeta 51 Pegasi b, un esopianeta – cioè un pianeta extrasolare, che non appartenente al sistema solare e orbita attorno a una stella diversa dal Sole. Successivi studi hanno mostrato che 51 Pegasi b è una palla gassosa paragonabile al nostro gigante gassoso, Giove. La scoperta è stata una rivoluzione, che ha spianato la strada alla scoperta di oltre 4000 altri esopianeti. Proseguendo su questa strada, potremmo finalmente essere in grado di dare una risposta alla domanda che ha tormentato l’umanità per secoli: Siamo soli nell’universo?

“I vincitori di quest’anno hanno trasformato le nostre idee sul cosmo. Mentre le scoperte teoriche di James Peebles hanno contribuito alla nostra comprensione di come l’universo si è evoluto dopo il Big Bang, Michel Mayor e Didier Queloz hanno esplorato i nostri quartieri cosmici durante la caccia a pianeti sconosciuti. Le loro scoperte hanno per sempre cambiato le nostre concezioni del mondo” precisa la giuria.

Nobel per la Chimica

Il Nobel per la Chimica 2019 è stato assegnato a tre uomini che hanno “creato un mondo ricaricabile”. John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino sono stati premiati “per lo sviluppo di batterie agli ioni di litio”. Questo tipo di batteria leggera, ricaricabile e potente è ormai impiegata ovunque, dagli smartphone ai laptop, passando per i veicoli elettrici capaci di percorrere lunghe distanze. Può contenere ingenti quantità di energia, inclusa quella solare ed eolica, e può aiutare a costruire una società senza combustibili fossili.

“La tecnologia di queste batterie è andata via via migliorando sin dagli anni ’90, quando fecero la loro prima comparsa nel mercato. “Il risultato è stato una batteria leggera e resistente che può essere utilizzata centinaia di volte prima che le sue prestazioni si deteriorino. Il vantaggio delle batterie agli ioni di litio è che non si basano su reazioni chimiche che rompono gli elettrodi, ma su ioni di litio che scorrono avanti e indietro tra l’anodo e il catodo. Le batterie agli ioni di litio hanno gettato le fondamenta per una società wireless, senza combustibili fossili, e costituiscono uno dei più grandi benefici per l’umanità”

Nobel per la Letteratura

Anne Carson

Giovedì 10 ottobre alle 13 saranno annunciati i nomi dei vincitori del Nobel per la Letteratura 2019, ma anche quello della Letteratura 2018 che l’anno scorso non è stato assegnato. Dopo lo scandalo per molestie che nel 2018 aveva colpito il marito di una giurata, il fotografo e regista Jean Claude Arnault che fu poi condannato per stupro, e travolto l’Accademia di Svezia portando a una serie di dimissioni, il premio per la Letteratura dello scorso anno era stato sospeso, e sarà quindi recuperato quest’anno.

Il totonobel, quindi, è doppio, e si prospetta un podio al femminile. La superfavorita è la poetessa e saggista canadese Anne Carson, della quale in Italia è uscito per Donzelli ‘Antropologia dell’acqua’ e per Bompiani ‘Autobiografia del rosso’, quotata dalla società di scommesse britannica Ladbrokes 5 a 1. Al secondo posto, 6 a 1, la scrittrice francese dell’Isola di Guadalupe Maryse Condé, l’autrice de ‘La vita perfida’ pubblicato da E/O alla quale nel 2018 era stato assegnato il Premio Nobel alternativo in assenza del premio tradizionale. E al terzo la polacca Olga Tokarczuk, 8 a 1, della quale è uscito in Italia per Bompiani ‘I Vagabondi’.

Nobel per la Pace

Tutto il mondo sembra in attesa di capire non a chi verrà assegnato il premio Nobel per la Pace 2019, ma se verrà o no assegnato a Greta Thunberg, la superfavorita. Ma non c’è solo lei in lizza. Il comitato di assegnazione del Premio ha fatto sapere di aver ricevuto 301 segnalazioni, tra associazioni e singoli. A fare compagnia alla giovane attivista svedese tra i papabili del totonobel ci sono anche Abiy Ahmed, primo ministro etiope, che da quando è salito in carica nel 2018 ha compiuto diversi passi per sanare le divisioni e i conflitti che lacerano il territorio, negoziando anche la pace con la vicina Eritrea, con cui l’Etiopia era in guerra dal 1998.

Jacinda Ardern

Anche la prima ministra della Nuova Zelanda Jacinda Ardern è in lizza per uno dei riconoscimenti più importanti nel panorama mondiale. Oltre alle sue posizioni femministe e progressiste, Ardern è anche una dei pochi capi di Stato donne e ha lasciato il mondo a bocca aperta per l’attenzione e la sensibilità con cui ha risollevato il paese dopo l’attentato di Christchurch nel marzo 2019, quando un suprematista bianco ha rubato la vita a 50 persone in due moschee.

C’è poi anche Raoni Metuktire, attivista che si batte per i diritti degli indigeni brasiliani; ma anche il Consiglio artico, organo intergovernativo che lavora per mantenere pacifici i rapporti tra i  paesi che si affacciano sulla parte settentrionale del pianeta (inclusi Russia e Stati Uniti); Filippo Grandi, l’italiano che dal 2016 è a capo dell’Agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR); e molti altri nomi tra cui Papa Francesco, Angela Merkel, e l’American Civil Liberties Union. Qualunque sia l’esito, la sfida si fa sempre più calda e i bookmaker lavorano all’impazzata. Il noto si scioglierà con l’annuncio del vincitore, venerdì 11 ottobre.

Nobel per l’Economia

Lunedì 14 ottobre sarà il turno del Nobel per l’Economia 2019. Lo scorso anno fu assegnato a William D. Nordhaus “per l’integrazione dei cambiamenti climatici nell’analisi macroeconomica a lungo termine” e a Paul M. Romer “per l’integrazione delle innovazioni tecnologiche nell’analisi macroeconomica a lungo termine”.

Di A.C.

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