ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Prelievi di microplastiche nelle acque del porto

Le acque del porto di Genova sotto analisi

E’ entrata nel vivo SPlasH! – acronimo di Stop alle Plastiche in H2O! – il progetto di due anni coordinato dall’Università degli studi di Genova con due partner, lo European Research Institute (E.R.I) e l’Université de Toulon che si propone di studiare la presenza, l’incidenza e la capacità di movimento di microplastiche nelle acque portuali e, di conseguenza, marine. I ricercatori sono scesi in mare nel bacino portuale per effettuare i primi campionamenti di plastiche che, successivamente, saranno analizzati.

I ricercatori coinvolti nel progetto hanno raccolto dati sulla presenza di microplastiche non soltanto in superficie, ma campionando particelle dell’intera colonna d’acqua, dei sedimenti di fondo e nel comparto biotico. “Fare un commento a caldo è complicato, perché il materiale raccolto va analizzato ma, dopo aver girato quasi tutti i bacini del porto, possiamo dire che, almeno in termini di presenza di macroplastiche, abbiamo trovato una situazione migliore di quella che si poteva immaginare – commenta  Alessandro Stocchino del Dipartimento di Ingegneria civile, chimica e ambientale dell’Università di Genova -. Vanno segnalate soltanto un paio di eccezioni: la zona del Porto Antico e la fascia lungo la diga foranea dall’entrata di Levante”.

I dati raccolti costituiranno la base di partenza per la fase di studio, che vuole mettere in rilievo alcuni temi finora inesplorati: comprendere la dinamica delle microplastiche, studiare l’afflusso e l’incidenza quantitativa delle varie sorgenti di microplastiche dalla terra ferma al mare e la distribuzione alle varie profondità in zone densamente antropizzate. Per le istituzioni, sarà un’occasione per conoscere la portata del fenomeno e mettere a punto linee guida trasfrontaliere per gestirlo e provare a proteggere la flora e la fauna marina che rischiano di essere danneggiate. L’altra finalità di SPlasH! è coinvolgere le scuole e la cittadinanza, attraverso una serie di iniziative gratuite che aiutino a conoscere meglio il mare e le inside a cui viene sottoposto. Le attività avranno inizio da febbraio 2019. Sono già un migliaio gli studenti coinvolti.

Facebook