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Potenza, Braia: “Transumanza macroattrattore per Basilicata e candidatura Unesco”

Braia: “Abbiamo presentato come Ministero delle Politiche Agricole la candidatura della Transumanza a patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco”

L’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, chiudendo i lavori del talk dedicato alla transumanza in Basilicata, ha dichiarato che «la transumanza diventerà il macro-attrattore naturale più potente per la Basilicata. I cammini per noi diventano i percorsi della transumanza che tracciano e collegano la regione, da nord a sud e da est a ovest. Dal 2019 avremo il mese della transumanza di Basilicata, in attesa di novembre 2019, mese in cui la commissione Unesco si esprimerà».

«Da maggio a luglio, sono 150 gli allevamenti bovini coinvolti in Basilicata, per un totale di oltre 12mila bovini – ha proseguito Braia – che si spostano sui percorsi storici, verso la montagna, per portare i capi a pascolare in luoghi piu’ freschi per poi invertire il percorso e rientrare, ai primi freddi. La Basilicata, inoltre, è stata in prima linea per l’ottenimento del riconoscimento da parte del Mipaaf del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia Bovino podolico al pascolo, essendo la prima regione per consistenza degli allevamenti, circa 14 mila capi (pari al 45% del totale nazionale) e 379 allevamenti (46,5% del totale)». La valorizzazione della carne podolica che rappresenta una delle grandi eccellenze dell’agro-alimentare lucano, così come dei derivati dal latte quali il caciocavallo podolico, «trova nei percorsi della transumanza, dal forte contenuto culturale e identitario, grandi potenzialità di sviluppo territoriale per contrastare lo spopolamento delle aree rurali e di attività economiche sostenibili caratterizzate dal rapporto peculiare uomo, ambiente, natura, territorio, turismo, cibo sano.

La candidatura della Transumanza a patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco, presentata ufficialmente dal Ministero delle Politiche Agricole ha quindi per noi – ha detto ancora l’assessore regionale – un significato speciale perché la pratica e i numeri significativi di capi che la Basilicata movimenta possono rappresentare una grande risorsa per il nostro territorio anche in termini turistici. I percorsi della transumanza che attraversano da nord a sud l’intero territorio regionale, infatti, insieme a quelli del vino e dell’olio, sono percorsi enogastronomici sempre piu’ apprezzati dagli appassionati del turismo rurale e dalle migliaia di visitatori che continuano ad arrivare nei nostri territori anche grazie al Matera Capitale Europea della Cultura 2019». Una filiera quindi «da rafforzare e supportare, in sinergia con le regioni del Sud – ha concluso Braia – dove tale pratica appartiene alla cultura ed alla tradizione, caratterizzando anche l’identità del comparto».

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