La donna con l’aiuto di complici aveva creato questo sistema truffaldino che le fruttava anche 30mila euro a richiedente

M.M, una 50enne di Frosinone è stata arrestata per truffa, millantato credito e falso. Con la complicità di un uomo, che si fingeva componente della segreteria di un importante politico nazionale, avrebbe truffato 8 persone promettendo loro posti di lavoro inesistenti in cambio di laute somme di denaro.

Alle vittime veniva promessa un’assunzione nel mondo della sanità come infermieri, portantini o centralinisti.

A seguito delle denunce presentate da quanti sarebbero incorsi nella truffa, la donna è finita in manette e ora si trova nel carcere di Rebibbia in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

La vicenda

I fatti, oggetto d’indagine della procura di Roma vanno dal 2007 a oggi. La donna, attraverso una tecnica collaudata, e con la complicità di altri personaggi (ancora da identificare) avrebbe attirato ignare persone desiderose di trovare una sistemazione lavorativa per sé o per i propri parenti. Per avere la certezza del posto di lavoro però bisognava sborsare una bella somma di denaro, anche 30.000 euro. La donna non sembra nuova a simili episodi. Davanti al tribunale di Frosinone risultano pendenti due procedimenti a suo carico.