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Porto di Genova- traffico di rifiuti diretti verso l’Africa: scattano 16 denunce

Oltre 130 tonnellate di rifiuti speciali, classificati come pericolosi, intercettati nel porto di Genova prima che potessero partire verso l’Africa per essere nella migliore delle ipotesi riutilizzati, nella peggiore abbandonati in enormi discariche a cielo aperto.

L’indagine

È il risultato di un’indagine che gli uomini del Secondo Gruppo della Guardia di Finanza, in collaborazione con Agenzie delle Dogane, hanno condotto nell’ultimo anno: oltre al sequestro dei rifiuti pericolosi sono state anche denunciate 16 persone, tutte di origini africane, responsabili della rete di traffico. I finanzieri, coordinati dal sottotenente Francesco Gianquinto, sono riusciti a individuare i rifiuti contenuti in 6 furgoni e 10 container monitorando attentamente le spedizioni e sfruttando una serie di “alert” riguardanti particolari tratte. I container ufficialmente contenevano merce regolare, ma all’interno erano stivati parti di apparati elettrici ed elettronici (i cosiddetti Raee), batterie esauste e altri rifiuti che richiederebbero uno specifico – e costoso – iter di smaltimento.  In alcuni container erano inoltre presenti vecchie parti di auto e moto risultate rubate: una volta in Africa (Senegal, Marocco, Nigeria, Costa d’Avorio le destinazioni principali) i rifiuti e le parti meccaniche venivano ulteriormente smontati, lavorati e se possibile riutilizzati, oppure venivano abbandonati in discariche a cielo aperto nonostante la pericolosità per l’ambiente  per la salute.

«Le spedizioni di questo tipo di rifiuti devono essere documentate al dettaglio – spiega il sottotenente Gianquinto – è necessario indicare da dove partono, dove fanno tappa e dove arrivano, e devono seguire uno specifico iter. La rete individuata di fatto si occupava di raccogliere i rifiuti sul territorio, probabilmente tutto il Nord Italia, e di smaltirlo evitando costi e lunghe procedure burocratiche. Quello del traffico di rifiuti pericolosi è un fenomeno in crescita, come dimostra anche la Commissione di Inchiesta Parlamentare che nel 2018 ha affrontato proprio questo argomento».

Come detto, sono 16 le persone denunciate per il reato di spedizione illecita di rifiuti. In alcuni casi, individuate componenti meccaniche rubate, è scattata anche la denuncia per ricettazione. I rifiuti sequestrati sono invece stati smaltiti, a spese del soggetto che ha organizzato la spedizione, nella maniera lecita.

 
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