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Portavoce dell’Appendino: “Restituisco i 5mila euro alla Fondazione del Libro”

Luca Pasquaretta ha deciso di restuire il compenso della collaborazione con la Fondazione del Libro.

“Non ho mai ritenuto che la collaborazione potesse scatenare tanto clamore e non era mia intenzione creare problemi alla sindaca e all’amministrazione”. Questa è stata la dichiarazione di Pasquaretta dopo le polemiche sul suo compenso da 5mila.

Ma cosa è successo? Nel maggio 2017 Pasquaretta ha collaborato in qualità di consulente con la Fondazione del Libro. Per il suo lavoor, ha ricevuto un compenso di 5mila euro.

“Come già affermato dagli uffici, la prestazione finita al centro delle polemiche in questi giorni, fu regolarmente autorizzata e, come ribadito dal vicepresidente della Fondazione, fu da me svolta ‘a testa bassa’, col massimo impegno e dedizione”. Dunque la consulenza sarebbe stata autorizzata dal Movimento 5 Stelle.

“Il pagamento della stessa è avvenuto, come per molti altri, prima che emergessero i problemi ormai noti della fondazione. Nonostante queste premesse, in data odierna ho maturato la decisione di effettuare un bonifico al liquidatore della Fondazione, pari all’importo del lavoro prestato per la scorsa edizione, cioè 5mila euro”.

La scelta di restituire il denaro non è solo per altruismo. Se infatti non l’avesse restituito, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per aver compiuto quella consulenza.

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