Messina – La Polizia ha arrestato un giudice in servizio alla Corte d’Appello di Reggio Calabria per pornografia minorile.

La vita del giudice

Da gennaio l’uomo lavora alla sezione penale della Corte d’appello di Reggio Calabria, in precedenza era stato alla sezione civile. Non è stato fatto alcun commento sulla vicenda da parte degli ambienti della Corte d’Appello reggina.

Nel 2009, durante il servizio a Messina subì un procedimento del Consiglio superiore della magistratura per presunti ritardi nel deposito degli atti. Nella contestazione si rilevava come ci fossero troppe sentenze del magistrato depositate oltre i termini. Per questi ritardi il Csm lo aveva dichiarato colpevole e sanzionato con ammonizione.

Le conseguenze dell’arresto

Il giudice rischia la sospensione dalla funzione e dallo stipendio, con la collaborazione fuori dal ruolo organico della magistratura, da parte della sezione disciplinare del Csm. Sarà la sezione disciplinare del Csm a valutare la richiesta del Pg della Cassazione e il ministro della Giustizia, di applicazione delle misure cautelari nei confronti del magistrato. Solitamente nei casi di arresto, tale misura è obbligatoria, e dopo l’istanza, il Csm agirà quindi in tempi rapidi