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Pordenone, riparate buche con l’innovativo metodo del cemento “a caldo”

Utilizzato il “Metodo Tappabuche”, sperimentato anche a Torino, per riparare le strade di Pordenone in modo rapido e duraturo, senza danneggiare la circolazione.

Sistemati circa 800 punti critici tra buche, cedimenti e fessure dell’asfalto per oltre 12 chilometri di strade cittadine. Non si tratta di semplici rattoppi. Le operazioni sono state effettuate con un sistema innovativo che ripara l’asfalto in modo duraturo e rapidissimo, senza creare alcun disagio alla circolazione. Si tratta del “Metodo Tappabuche” lanciato da Sicura srl, ditta di manutenzioni stradali nata a Trento con sede operativa a Pasian di Prato (Ud), il cui lavoro è già stato apprezzato in altri comuni italiani, tra cui Torino. La novità principale è l’utilizzo del cemento “a caldo” che garantisce riparazioni resistenti nel tempo, a differenza del cemento “a freddo” che si sgretola molto più presto. A Pordenone le vie interessate nelle settimane scorse ai lavori, dai micro interventi a quelli più significativi, sono state via Revedole, via Udine, via delle Grazie, via Stradelle, via delle Villotte, via Ferraris, via Campagna, via Pionieri del volo, via Roveredo, viale Treviso per il pezzo non interessato alla recente riasfaltatura e via Cappuccini per la parte non coinvolta dalla riqualificazione da poco conclusasi.

«Abbiamo adottato questo metodo innovativo – commenta l’assessore alla mobilità, Cristina Amirante – per risolvere cedimenti e criticità che andavano risolte per garantire sicurezza a automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni». «Il sistema – commenta Luca Zufferli, referente per il Triveneto del Metodo Tappabuche – è un notevole passo avanti perché supera appunto la posa a freddo. L’intervento a caldo elimina le buche e qualsiasi tipologia di punto critico tramite una speciale emulsione dotata di polimeri di bitume modificati. L’elasticità di tale materiale garantisce resistenza e sostenibilità ambientale». Ma il vantaggio, come detto, consiste anche nella velocità delle operazioni: la sigillatura di una buca avviene in 5 minuti senza impattare sulla viabilità. Ad effettuare le riparazioni è la “macchina tappabuche”: un braccio meccanico che esegue tutte le quattro fasi distinte di intervento: pulizia della buca, posa del bitume a caldo, irrorazione di uno speciale inerte e, infine, compattazione. Tutte operazioni eseguite in totale sicurezza per lavoratori e fruitori della strada.

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