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Ponte di Genova,Morandi, in cantiere sorge la prima pila del nuovo ponte

 

E’ iniziata una giornata, e una settimana, tra le più significative per Genova e per i genovesi: a pochi giorni dall’esplosione del troncone est del ponte Morandi (prevista per venerdì 28 giugno), nel cantiere lato ovest martedì 25 giugno vengono gettate – letteralmente – le basi del nuovo viadotto.

La prima gettata di cemento è prevista per martedì pomeriggio alla presenza del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, del sindaco-commissario Marco Bucci, del governatore ligure Giovanni Toti, del prefetto Fiamma Spena e di Alberto Maestrini, presidente di PerGenova, la joint venture formata da Salini Impregilo, Fincantieri e Italferr per portare avanti la ricostruzione del ponte.

Sarà proprio Toninelli a dare il via alla colata di cemento della pila 9, la prima a sorgere e quella su cui gli operai hanno lavorato nelle scorse settimane realizzando le fondamenta. Poi il ministro si sposterà nell’area portuale per assistere all’arrivo del primo impalcato del nuovo viadotto, che arriverà via mare dallo stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia.

«Sarà un bel momento, la prima gettata per la pila 9 del nuovo viadotto – è stato il commento di Bucci a margine dei festeggiamenti per il patrono della città, San Giovanni Battista – Sarà la prima delle nove totali, ma non parlatemi di ripartenza, perché vorrebbe dire che la città è ferma. Non è così: è un’accelerazione per far vedere che stiamo lavorando per far sì che Genova corra verso il futuro sempre più velocemente»

Sul fronte demolizione, invece, fervono i preparativi per l’esplosione controllata prevista per venerdì 28 giugno, anticipata alle 9 (invece che alle 10) per dare alla struttura commissariale e ai demolitori più tempo per monitorare la qualità dell’aria. I cittadini coinvolti – oltre 3.100 – inizieranno a lasciare le loro case intorno alle 6, in modo da liberare l’area individuata come a rischio per tempo e lasciare 12 ore tra il momento dell’esplosione e i monitoraggi dell’aria: «La valutazione sarà fatta 12 ore dopo l’esplosione, intorno alle 21», ha detto il sindaco Bucci.

La Protezione Civile ha già predisposto un servizio navetta per raggiungere gli 8 centri di accoglienza sparsi sul territorio: le partenze inizieranno appunto alle 6, da via Fillak all’altezza dell’incrocio con via Brin e con via del Campasso. Ancora non è chiaro quante persone decideranno di usufruire dei servizi messi a disposizione del Comune e quante invece hanno deciso di organizzarsi in maniera autonoma per trascorrere la giornata fuori casa. Nel raggio di 300 metri individuato intorno alle pile, gli appartamenti dovranno essere lasciati liberi entro le 7 con finestre, persiane, tapparelle e porta di ingresso chiuse, e non sarà possibile rientrare prima delle 22: a dare il via libera sarà la Protezione Civile con un sms collettivo.

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