Il sindaco di Cerveteri Pascucci sarà il coordinatore nazionale mentre il sindaco di Latina, Damiano Coletta, sarà il vicepresidente

Italia in Comune è ufficialmente un partito. Con la sottoscrizione dell’atto costitutivo, la nuova creatura politica di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma e ex grillino della prima ora, potrà presentarsi alle prossime competizioni elettorali. Gli addetti ai lavori lo definiscono il partito dei sindaci, perché molti primi cittadini della penisola hanno aderito con entusiasmo al progetto, che vede anche una forte partecipazione degli amministratori laziali. Sono stati rispettivamente eletto e nominato all’unanimità Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, come coordinatore nazionale, e il sindaco di Latina, Damiano Coletta, vice presidente. Il presidente sarà lo stesso Pizzarotti mentre la tesoriera Rosa Capuozzo, ex sindaco di Quarto.

Si è conclusa così la fase costituente iniziata con la convention di Roma del 3 dicembre scorso all’Opificio Romaeuropa, alla presenza di oltre 400 amministratori giunti da tutta Italia. Per Italia in Comune inizia ora una fase politica nuova che accompagnera’ gli iscritti all’assemblea nazionale prevista per l’autunno prossimo.

Il percorso precongressuale inizierà a maggio con un tour di presentazione del partito in tutte le regioni italiane

Prima tappa in Emilia Romagna, a Parma, poi a seguire nel Lazio e, successivamente, in tutte le altre regioni italiane. Per Pizzarotti «con la costituzione di Italia in Comune è nata un’idea: portare l’esperienza e l’approccio concreto dei sindaci nel panorama politico nazionale. Vogliamo organizzare la prima assemblea regionale del partito, in Emilia Romagna, a Parma, per sottolineare l’importanza della tornata elettorale emiliana del 2019. Italia in Comune c’è e vuole offrire agli italiani un modo nuovo e concreto di fare politica». «Italia In Comune – secondo Pascucci – nasce per dare una risposta a tutti i cittadini e per proporre un modello diverso da quello degli attuali schieramenti politici. Un partito che nasce dai territori e punta a mettere al centro le persone e le comunità, convinti che la politica sia l’arte di coniugare la visione ideale con il mondo del realizzabile».