Arrivano le prime polemiche sulla Festa della Liberazione: Gianluca Forcolin non scenderà in piazza.
Giovedì 25 aprile verrà celebrata la Festa della Liberazione e già ci sono le prime polemiche. Come ogni anno, infatti, non tutte le forze politiche sono d’accordo su come festeggiare.
Gianluca Forcolin, numero due della Regione Veneto, ha dichiarato su Corriere del Veneto che: “Io non parteciperò quest’anno alle celebrazioni per motivi personali. Ma francamente questi diktat che leggo da parte dell’Anpi che minacciano le amministrazioni comunali di non partecipare alle celebrazioni se non gli fanno cantare “Bella Ciao”, francamente mi hanno stancato”.
Gianluigi Placella, responsabile dell’Anpi Venezia, ha risposto dicendo: “Quando si compiono sempre gli stessi errori e quando a questi non si rimedia, significa che sono progetti. L’unico argine a questa deriva è la Costituzione, che impedisce di arrivare al diritto di parola da parte di forze violente ad antidemocratiche”.
Il presidente provinciale Diego Collovini sarà invece a Mira. Proprio Collovini ha spiegato la ritualità di «Bella Ciao» e la sua importanza: “Il presidente Carlo Azeglio Ciampi ad un quesito posto da Portogruaro rispose che, all’uscita del picchetto delle forze armate, era discrezione di ogni Comune decidere se farla suonare”.