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Peste suina, gli ambientalisti: no all’abbattimento indiscriminato dei cinghiali

Peste suina, gli ambientalisti: no all’abbattimento indiscriminato dei cinghiali

Le associazioni ascoltate in commissione Agricoltura chiedono un confronto tecnico per individuare soluzioni alternative.

Un cinghiale. 23/06/2022 – La commissione Agricoltura e ambiente del Consiglio regionale ha concluso oggi, con le associazioni ambientaliste, il ciclo di audizioni dedicate all’emergenza peste suina, malattie “di specie”, non trasmissibile agli essere umani, che è stata rilevata in alcuni cinghiali trovati morti nella zona della riserva dell’Insugherata e in provincia di Rieti.
Le due associazioni presenti, Earth e Attivisti gruppo randagio, hanno manifestato netta contrarietà al piano di abbattimento dei cinghiali stabilito dalla Regione, giudicato “inefficace e pretestuoso”. Secondo gli ambientalisti bisognava piuttosto puntare su campagne di sterilizzazione farmacologica, sul contenimento mediante reti adeguate, sulla cattura e il reinserimento in natura degli esemplari “urbanizzati”.
Gli ambientalisti, infine, hanno chiesto la creazione di un tavolo di confronto con i tecnici per prospettare alle direzioni regionali competenti soluzioni alternative e – a detto loro – più efficaci. La presidenza della commissioni ha preso l’impegno di rappresentare le loro posizioni, compresa la richiesta del tavolo tecnico agli assessorati regionali che seguono la vicenda. A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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