Il passaggio di un personaggio dal piccolo schermo al palcoscenico non è cosa né semplice né facile. Spesso autori e attori che si fidano troppo della fama acquistata sul video, vanno incontro a cocenti delusioni quando propongono e stesse performance a teatro. Sono rischi che Antonio Albanese ha intuito bene quando ha costruito Personaggi, galleria delle figure (Alex Drastico, il ministro della paura, Cettola Qualunque, il Sommelier, Epifanio, Perego) che hanno avuto grande successo in televisione, tanto che nel 2006 l’Editrice Einaudi li ha presentati in libro con connesso DVD. L’attore e autore ha capito che la pura e semplice riproposizione di queste figure avrebbe finito con esaurire l’interesse del pubblico, per cui ha proceduto a un progressivo arricchimento delle stesse. Non si tratta di variazioni sostanziali, ma di piccoli tocchi, come quelli di un pittore che ritorna su una tela già compiuta per perfezionarla con pennellate minime, quasi impercettibili. Tutto questo unito al contatto che l’attore riesce a stabilire con il pubblico ha fatto sì che il testo diventasse o sembrasse qualche cosa di completamente nuovo anche per quegli spettatori che personaggi e battute li conoscono quasi a memoria. Il bilancio complessivo è arricchito, poi, dall’impegno professionale di un artista che, ancor oggi, riesce a divertirsi, oltre che a divertire con le figure che inventa, come dimostrano le continue interruzioni che lui stesso innesca non trattenendosi dal ridere delle sue battute. Tutto ciò all’insegna di personaggi che colgono e irridono alcuni fra i caratteri più odiosi del nostro tempo, come quello, venato di malinconia, dell’industrialotto che si è fatto da sé, ha un figlio drogato e le coperte del letto di lamierino.

(umberto@uerre.it)