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Perseguitava i familiari con minacce e violenze: arrestato un 58enne

 

Da tempo era diventato l’incubo dei suoi familiari, che venivano minacciati e perseguitati, tanto da avere difficoltà a muoversi liberamente. Ieri i carabinieri della stazione di Scauri, che avevano più volte informato l’autorità giudiziaria, hanno tratto in arresto Giuseppe D’Acunto, cinquantottenne di Scauri, conosciuto da tutti col nomignolo di “Peppe 112”, per i suoi brevi trascorsi da ausiliario nell’Arma. L’uomo, da tempo, era al centro di diversi episodi che si verificavano nella zona di Cistrelli, a Scauri, dove lui abita. Qui sono dovuti intervenire più volte i carabinieri, per i comportamenti violenti e minacciosi nei confronti dei propri parenti.

Una volta, in base a quanto denunciato, avrebbe chiuso l’acqua ai suoi congiunti, che minacciava spesso. Tutti comportamenti che sono stati segnalati alla magistratura di Cassino che ha emesso una ordinanza di custodia cautelare, eseguita ieri. I militari, infatti, hanno rintracciato l’uomo e lo hanno condotto in caserma, dove, dopo le formalità di rito, veniva trasferito presso il carcere di Cassino. Un provvedimento che era nell’aria, visti gli atteggiamenti e gli atti violenti messi in pratica dall’uomo, già noto alle forze dell’ordine. Ma l’attività dei carabinieri, coordinati dal maggiore Pirrera, non si è fermata all’arresto del cinquantottenne scaurese.

Infatti a Minturno è stato arrestato G. S., quarantunenne residente nel centro aurunco, anch’egli colpito da un provvedimento della magistratura. Infatti l’uomo deve scontare due anni e otto mesi di reclusione per il reato di ricettazione. Si tratta di una vicenda risalente al 2017 avvenuta a Genova. Infatti il Tribunale di Sorveglianza della città ligure, ha emesso una ordinanza di applicazione della detenzione domiciliare. E nella sua abitazione di Minturno, l’uomo dovrà scontare la pena.

A Castelforte, invece, i carabinieri della stazione locale hanno denunciato un trentaquattrenne di Afragola che aveva rifilato il solito “bidone” via internet: aveva messo in vendita una consolle per videogiochi, alla cifra di cento euro. Un giovane di Castelforte, interessato all’acquisto, ha versato i cento euro su una carta prepagata Poste-Pay, ma l’oggetto non è mai stato recapitato. A quel punto al giovane non rimaneva che presentare denuncia ai carabinieri, i quali hanno individuato e deferito l’autore della truffa.

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