Verrà effettuata una perizia psichiatrica sulla donna che ha avuto un figlio con il suo allievo adolescente.

Il professor Renato Arietti dell’università di Bologna dovrà svolgere la perizia psichiatrica sulla donna di Prato accusata di atti sessuali e violenza nei confronti del ragazzo a cui dava ripetizioni e da cui ha avuto un figlio.

La decisione è stata presa dal Tribunale di Prato. Il marito della donna, invece, è stato accusato di falsa attestazione. In una prima fase delle indagini aveva assicurato che il bambino era suo figlio, nonostante sapesse che il bambino era il frutto delle violenze della moglie sul suo studente 15enne.

Il ragazzo all’epoca non aveva neanche 14 anni. La paternità dell’adolescente è stata provata in un secondo momento dal test del Dna, effettuato con il consenso dell’indagata.

Lo scorso 27 marzo, la donna era agli arresti domiciliari, disposti dal tribunale di Prato, per rischio di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato.

Sia il tribunale di Firenze che quello di Prato hanno respinto i ricorsi legali presentati dai legali della trentenne per chiedere la revoca degli arresti domiciliari.

Durante l’incidente probatorio, il 15enne, sentito in modalità protetta ha raccontato dei primi rapporti sessuali avuti con l’insegnante, quando non aveva ancora 14 anni. All’ipotesi di reato con minore, è stata aggiunta l’accusa di violenza sessuale.