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Percepivano il reddito di cittadinanza pur essendo detenuti

Ben 30 persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Foggia per aver percepito il reddito di cittadinanza malgrado fossero in carcere. Tra di loro ci sono anche detenuti macchiatisi di crimini gravi come associazione mafiosa, rapina, droga e tentato omicidio. I soggetti interessati sono stati anche segnalati all’Inps per la sospensione dell’erogazione del sussidio e per il recupero delle somme indebitamente percepite che ammontano, complessivamente, a circa 200mila.

Da quanto dichiarato dalla Guardia di Finanza di Foggia si apprende che 3 detenuti hanno presentato la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza mentre erano già in carcere; 12 non hanno comunicato di essere stati arrestati; 6 hanno omesso di indicare, nelle istanze per ottenere il reddito di cittadinanza, la detenzione del familiare; 8 non hanno comunicato l’arresto del familiare, continuando a percepire indebitamente il sussidio in forma piena.

Ed infine, una posizione ha riguardato l’allontanamento dalla casa di famiglia, su ordine dell’Autorità giudiziaria, del componente di un nucleo familiare destinatario del sussidio.

Un sistema illecito in pieno regola che, probabilmente, non rappresenta un caso isolato e che obbliga gli organi competenti ad un giusto controllo visto che si tratta di soldi pubblici.

Oltre che di un danno immediato per la casse dello Stato, questo tipo di operazione illecita impedisce che le stesse somme possano essere utilizzate in favore di chi realmente diritto a ricevere il sussidio e drena risorse che potrebbero essere impiegate per altre finalità ed utilità sociali.

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