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Penati, aveva chiesto ai figli funerali in forma privata

Come egli stesso aveva chiesto ai suoi familiari più cari, il funerale si è tenuto in forma strettamente privata e quasi segreta, affinché nessun intruso potesse prendervi parte. Giovedì mattina Filippo Penati, l’ex sindaco di Sesto San Giovani ed ex presidente della Provincia di Milano, è stato sepolto nella tomba di famiglia del cimitero nuovo di Sesto San Giovanni, dopo una breve commemorazione alla quale hanno preso parte solamente i familiari e gli amici più stretti.  Nessun politico è stato invitato, né rappresentanti delle amministrazioni comunali presenti o passate. A quanto pare, l’unica persona a ricordarlo con un breve discorso è stato un amico, Marco Terlizzi, che con lui, nel corso della sua carriera politica e degli ultimi anni di vita, aveva condiviso gioie e dolori, vittorie e sconfitte.

Penati aveva affidato le sue ultime volontà a una lettera scritta ai figli, ai quali aveva chiesto in modo scrupoloso, come era uso fare Filippo anche nelle sue attività di politico e amministratore, di seguire alcuni punti affinché il suo funerale potesse svolgersi nella maniera più semplice e privata possibile. Tra le richieste, anche quella che non venissero affissi manifestini funebri prima del commiato. Invece, nel pomeriggio di ieri, in città sono stati affissi i manifestini con i quali ha ringraziato i sestesi per l’affetto che gli hanno tributato.

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