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Pedofilo ucciso a Benevento: è stato un delitto su commissione

Il pedofilo ucciso a Benevento è stato ucciso per vendetta da un sicario inviato dalla famiglia di una sua vittima.

Il procuratore di Benevento, Aldo Policastro, ha commentato l’omicidio del pedofilo e i due arresti dicendo: “L’omicidio di Giuseppe Matarazzo è stato sicuramente su commissione e i due arresti di oggi sono solo l’inizio perché le indagini vanno avanti alla ricerca di un eventuale intermediario e dei mandanti”.

Secondo la Procura, i mandanti dell’omicidio si possono trovare “nell’ambito familiare della ragazzina”, che in seguito agli abusi si impiccò ad un albero nel 2008.

Adesso il padre della ragazza è indagato per omicidio. Ma chi è il pedofilo? Si tratta di Giuseppe Matarazzo, 46enne di Frasso Telesino.

Dopo aver scontato una pena ridotta di 11 anni e 6 mesi per violenza sessuale su minore, ha subito il processo da parte della famiglia della ragazzina che aveva violentato.

L’ex pastore è stato ucciso con dei colpi di pistola esplosi da un suv. A bordo dell’auto c’erano due persone che lo avevano fatto avvicinare con la scusa di un’informazione.

Adesso Giuseppe Massaro, 55 anni, di Sant’Agata dè Goti, e Generoso Nasta, 30 anni, di San Felice a Cancello in provincia di Caserta sono stati arrestati.

Entrambi sono disoccupati e svolgono qualche lavoro saltuario. Tuttavia, qualcosa nel loro tenore di vita abituale era cambiato negli ultimi tempi. Proprio questo dettaglio è saltato agli occhi dei carabinieri, che hanno deciso di indagare se fossero stati assoldati come sicari per liberarsi del pedofilo.

Adesso dovranno rispondere dell’accusa di omicidio premeditato. I sicari sono stati assoldati per la somma di 10mila euro. Massaro avrebbe fornito l’arma del delitto, una pistola 357 magnum.

Durante un’intercettazione telefonica, Massaro aveva detto: “Non credo che i carabinieri arrivino a me. Ma se arrivano a me sono spacciato”.

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