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Pechino: “L’America Latina non appartiene a nessun paese. E non è il cortile di casa di nessuno”

Il portavoce del ministero degli esteri cinese, Geng Shuang si esprime sul golpe in Venezuela

 

 

Toni molto duri e precisi quelli del portavoce del ministero degli esteri cinese, Geng Shuang, che torna a parlare del golpe in Venezuela. La Cina infatti ha fatto sapere come la pensa sull’America Latina in generale, dichiarando questo martedì che le nazioni latino-americane sono paesi sovrani, in grado di decidere per proprio conto con quali stati collaborare. “L’America Latina non appartiene a nessun paese e nessuno è il cortile di casa di nessuno” ha detto Shuang.

Geng ha ribadito come solo il popolo venezuelano possa trovare una soluzione alla crisi politica che vive il paese in questi giorni. “La questione venezuelana deve essere risolta solo dal popolo venezuelano, la stabilità in Venezuela è nell’interesse non solo del paese, ma della regione”. La Cina fa sapere che “sostiene lo sviluppo delle relazioni amichevoli con tutti i paesi” della regione, compreso il Venezuela.

Tutte queste dichiarazioni arrivano in seguito a quelle fatte da John Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale della presidenza degli Stati Uniti, il quale affermava attraverso il suo account personale Twitter che Washington non tollererebbe “forze militari straniere ostili” che impediscono di raggiungere “democrazia, sicurezza e lo stato di diritto nell’emisfero occidentale “. “L’esercito venezuelano deve stare con il popolo del Venezuela”, concludeva. Invece a sua volta, il ministro degli esteri venezuelano, Jorge Arreaza, scriveva come Washington stia cercando di “interferire nei programmi di cooperazione tecnico-militare tra Russia e Venezuela”, mentre gli Stati Uniti hanno un gran numero di basi militari in tutto il mondo – “una buona parte” di cui si trova in America Latina – e “un budget militare in crescita di oltre 700 miliardi di dollari”. Arreaza accusa le autorità statunitensi di “cinismo”.

 

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