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Paziente morì: infermiera condannata va in carcere

 

L’ex infermiera 48enne dell’Ausl Romagna Daniela Poggiali è stata raggiunta da un’ordinanza di custodia cautelare emessa per “pericolo di reiterazione del reato” alla luce della recente condanna a 30 anni per l’omicidio pluriaggravato di un paziente. Il 94enne Massimo Montanari, morì il 12 marzo 2014 all’ospedale di Lugo, nel Ravennate, alla vigilia delle annunciate dimissioni.

L’uomo, in passato, era stato datore di lavoro dell’allora compagno della Poggiali.
Andrà in carcere a Forlì. A emettere la misura, su richiesta dei Pm Alessandro Mancini e Angela Scorza, è stato lo stesso Gup Janos Barlotti che il 15 dicembre scorso, al termine del rito abbreviato, aveva pronunciato la sentenza di condanna.
L’imputata, dopo le formalità di legge, verrà portata al carcere di Forlì. La 48enne è in attesa di un altro processo per la morte di una seconda paziente, la 78enne Rosa Calderoni deceduta l’8 aprile 2014 sempre all’ospedale di Lugo a causa, secondo l’accusa, di una iniezione di potassio: in questo caso dopo l’ergastolo in primo grado, la Poggiali era stata assolta da due successivi appelli a Bologna annullati da altrettante Cassazioni a Roma: si è in attesa dunque della data dell’appello-ter.

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